mercoledì 17 settembre 2008

Là su Boing con Annette.

Aggiornamento al fulmicotone: da oggi ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica su Boing alle ore 23.30 sbarca la piccola Annette, la vivace bambina che vive in un piccolo paesino abbarbicato sulle Alpi svizzere. Là sui monti con Annette racconta la storia tenera a tratti drammatica di una bambina di nove anni che a seguito dell’improvvisa morte della madre, avvenuta mettendo al mondo il suo fratellino, si ritrova lei stessa a far da madre al piccolo Dany.
E’ la vigilia di Natale e sul letto di morte la madre di Annette le fa promettere di prendersi cura del bambino e non abbandonarlo per nessuna ragione al mondo, per fare ciò Annette è costretta ad abbandonare la scuola e continuare gli studi a casa grazie all’aiuto del prode Lucien suo amico fedele e più che fraterno che quotidianamente le porta i compiti e grazie al buon maestro che si offre di darle delle lezioni private. Ad aiutare la bambina arriva fortunatamente l’anziana zia Claude, sicché Annette torna nuovamente a scuola e ai suoi giochi spensierati, mentre il piccolo Dany cresce viziatissimo dalla sorella che lo adora e per lui farebbe qualsiasi cosa. Come in ogni dramma che si rispetti la disgrazia è dietro l’angolo ed un brutto giorno a causa di Lucien, Dany cade da un burrone, salvandosi ma rimanendo paralizzato alle gambe. Annette, non riesce a perdonare Lucien per colpevole dell'accaduto (abbiamo visto tutti che è stato un incidente) e con grande presa di posizione lo taglierà completamente fuori dalla sua vita, rifiutandogli addirittura il saluto. Lucien non riesce a darsi pace e si ripromette di riuscire a trovare il modo per portare Dany in città e farlo curare dai migliori specialisti per guarirlo e rimetterlo in piedi.
A tratti la storia è tragica e per niente allegra, a volte spensierata e dolce mette in contrapposizione le sfaccettature delle personalità dei personaggi, della protagonista in particolare che riesce ad essere amorevole e delicate con Dany e allo stesso tempo sprezzante e distaccata con Lucien. Un chiaro messaggio di come l’anima può cambiare a seconda degli avvenimenti che il destino ci riserva a partire dall’essere bambini.
Raccontato così sembra il cartone più triste che si sia mai visto sugli schermi televisivi ma ce ne sono di peggio (uno a caso Lovely Sarah), eppure Annette riesce a regalarci anche momenti di tenerezza come solo una persona che ha sofferto tanto saprebbe fare e quando è in buona, Annette è anche simpatica e riesce persino a strapparci una risata.
Ricordo l’appuntamento con Annette ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica su Boing alle ore 23.30.

6 commenti:

ArabaFenice ha detto...

ciao socia, bella idea quella di prendere spunto dalla programmazione per parlarci di un cartone molto noto ma la cui storia non è nota a tutti. io per prima conosco il cartone ma non l'ho mai seguito fino alla fine, solo per questione di orari.
il titolo è geniale:-)

GlitterVictim ha detto...

Io i cartoni "da sfigati" li ho guardati tutti. :-DDD

Giangidoe ha detto...

Devo dire che i giapponesi hanno dato il meglio di se negli adattamenti melò dei romanzi europei (vedi anche Remì, Heidi, Il libro Cuore, Lovely Sara, Conan il ragazzo del futuro, Anna dai capelli rossi, e via dicendo).
Soprattutto nelle storie di poverelli in cerca di redenzione o riscatto, i picchi di drammaticità e mortificazione empatica che la regia nipponica è riuscita a trasmettere non ha eguali.

flid ha detto...

La prima cosa che ho detto è stata: " titolo geniale!" Sono contento che fanno questa serie; qualche anno fa ho perso una puntata su Sky. Secondo me la storia è molto bella, ottime le caratterizzazioni. Per il momento quoto più Boing che Sky. A pensarci bene dovrei realizzare uno sfondo su questo anime. Comunque nel mio blog " I nostri ricordi animati " potete trovare alcuni sfondi su personaggi simil Annette.
Ciao e a presto

ArabaFenice ha detto...

@ eva
i cartoni da sfigati li ho guardati anche io, ma qualcuno, tipo questo, non sono riuscita a vederlo dalla prima all'ultima puntata. fra tutti quelli strappalacrime ho sempre preferito remì, che ancora mi commuove, soprattutto quando alcuni cani della compagnia vengono sbranati dai lupi

@flid
purtroppo io no nposso vedere né l'uno né l'altro. non ho l'abbonamento a sky e boing, anche con il decoder, nel mio paese non piglia...

@ giangidoe
condivido ul tuo giudizio: anzi probilmente molti romanzi europei sono più noti per la loro trasposizione in anime giapponesi.
"anna dal tetto verde" la conosco solo grazie ad "anna dai capelli rossi".

@

Fullscale 4 Me ha detto...

Hi thanks for postting this