Robocop, Terminator, Corto Circuito, Blade Runner sono grandi indimenticabili e indiscutibili capolavori generati dallo spirito di quei tempi, entusiasta sì ma già attento ai potenziali rischi di una ribellione delle macchine sugli uomini. Tema a suo modo affrontato anche nelle serie robotiche a cartoni animati nelle classiche puntate in cui il robot di turno veniva sottratto alle forze del bene per essere usato contro di esse.
E a proposito di serie robotiche lo pubblichiamo un bel selfie di gruppo? Ma certo che sì, una bella foto in scala 1: Daitarn III, aguzzate la vista per trovare Jeeg, detto anche O' nano.
Si narra che l'idea del robottone sia venuta in mente a Go Nagai, strepitoso genio di cui mi onoro di aver stretto la mano al Comicon di Napoli del 2007, sia venuta quando, bloccato nel traffico, ha desiderato ardententemente che delle lunghe gambe spuntassero dalla sua automobile per camminare al di sopra delle altre. Certo è che Egli ha dato il via a un filone, quello delle serie robotiche, appassionante e seguitissimo, a cui hanno contribuito numerosi sceneggiatori e disegnatori. Le serie robotiche si sono moltiplicate, plagiate, assomigliate, riprodotte come funghi ma ritengo che nessuna serie robotica successiva abbia toccato le vette di epicità dei suoi primi due Mazinga e Goldrake.
Alle serie robotiche si sono poi affiancate quelle degli androidi, metà uomini o metà macchina, come il celeberrimo Kyashan, Cyborg 009, le varie supergirl (come Nanà Supergirl) o umani comunque capaci di trasformarsi in macchine (Polymar, Tekkaman,...). E anche serie non proprio robotiche, come Yattaman, Calendarman, i Predatori del tempo, che si concludevano comunque con scontri tra robot bizzarri. Menzioniamo anche i robot "comici" Arale e Robottino. Volendo andare oltre il mondo degli anime, come non ricordare serie televisive quali L'uomo da sei milioni di dollari e, il suo spinoff, La donna bionica: non proprio dei robot, ma degli umani che comunque, grazie agli arti bionici, raggiungevano velocità e potenze tipiche delle macchine. E poi lei, la simpaticissima Super Vicky (Small Wonder):
Chiudo con la performance del mitico David Zed (o Mr Zed) con i suoi capelli da Big Jim, volto noto della RAI di quei tempi, anche accanto a prime donne del calibro di Raffaella Carrà e Stefania Rotolo, che canta R.O.B.O.T. La scrittura di questo post mi ha anche fatto scoprire che esiste un Dipartimento Europeo per la Tutela degli Androidi di cui Mr Zed è attualmente presidente. Sono esterefatta!
P.S. Indicate nei commenti i vostri ricordi robotici legati a questi anni!
domenica 5 ottobre 2025
Tutti pazzi per i robot!
Uno dei temi più distintivi degli anni 80 è la spinta verso la robotica e la cibernetica, non solo in senso industriale ma anche culturale: anni di fervente produzione di film, cartoni, fumetti, giocattoli, serie televisivi e merchandising dedicati ai robot e androidi. Impossibile affrontare il tema in un post... preferisco soffermarmi su quell'interesse ed entusiasmo che avvolgevano questo mondo, entusiasmo che oggi non mi sento purtroppo di condividere in riferimento al contesto attuale dove le macchine hanno occupato buona parte dello spazio che un tempo era occupato dai rapporti umani. Ma non è il caso di intristirci su questi sviluppi, rimaniamo nello spirito leggero di questo blog, quando per noi i robot e gli android erano per noi eroi, eroi, eroi, per noi supereroi che rischiano per noi .
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2 commenti:
Emilio il robot!
Adoro😍
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