[Orrori '80] Non avendo figli e nipoti in età
da prima comunione, mi baso su quanto mi raccontano altri per provare un moto
di invidia verso i bambini che ai tempi di oggi fanno la Prima Comunione e
possono ricevere, anzi esigere, denaro, cellulari di ultima generazione,
monopattini ipertecnologici. E non posso non ripensare alle nostre tristi
medagliette religiose, placche da 3 kg che se le attaccavi alla catenina e
facevi un tuffo in mare potevi restare sul fondo; se avevi la zia ricca, magari
rimediavi un braccialetto d'oro destinato prima o poi a smarrirsi, se no era roba di radioline a cuffie senza
neppure il mangiacassette (quella che regalarono a me un giorno di maggio del 1986 , di un
ottima marca neppure riportata sulla carcassa, durò dall'antipasto al gelato),
orecchini placcati d'oro ma con l'anima di piombo che si intravedeva poco dopo,
quando la placcatura iniziava a venire via; se eri fortunato e la zia aveva la
famiglia numerosa e, come si dice dalle mie parti, doveva stendersi un po' di
più, c'era la bicicletta economica.
Posso però dire che la sfiga più grande sono riuscita ad
evitarmela; sono state tante le
occasioni in vita mia in cui ho pensato
"che fortuna nascere uomo!".
Non era questo il caso che si verificava ogni volta che un fratello o un
cugino apriva l'elegante confanetto del gioielliere per trovarci dentro IL
FERMACRAVATTE. Dovevate vederle quelle
facce tradite, avrebbe preferito qualsiasi cosa al FERMACRAVATTEEEE, pure una
misera busta di figurine sarebbe bastata!
So' traumi
per un bambino di 9 anni che già si immagina la mattina
che si prepara per andare a scuola e
sotto lo zaino dei gormiti ci mette
la camicia, la giacca e la cravatta mentre all'ingresso lo attende mezza
scuola al grido di "Scemo! Scemo!Scemo!!" Eh sì, perché il
fermacravatte non era neanche uno dei quei regali della categoria
"investimento per il futuro" del tipo "lo userai quando sarai
grande, se lo diventerai, sopravvivendo a tutte le malattie infantili e se diventerai un Core Business Manager che
passa le giornate tra Conf , Briefing e Reviù" ! Era proprio un
fermacravatte per bambino, si evinceva
dalla dimensione ridotta rispetto alla sua versione, comunque inutile, per
adulti. Me lo immagino quel bambino quando
appena adolescente, ormai pienamente padrone dei suoi averi, con il sorrisetto
sulla bocca e l'aria soddisfatta, si è riesciuto a liberare di questo
antipatico fardello, di questo simbolo di una speranza tradita, di una
aspettativa disillusa! Ah! Che potere liberatorio questi compro-oro!
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