ATTENZIONE: POST MOLTO LUNGO! E' DIVISO IN PARTI, COSì CHE POSSIATE LEGGERE SOLO CIO' CHE PIU' VI INTERESSA.
4 aprile 1978, trent’anni fa, in Italia arrivava, atterrando su Rete2 (oggi Raidue), Goldrake. Ufo Robot Grendizer il vero nome del robot, diventato in Italia Goldrake perché, che io sappia, i diritti furono acquistati non direttamente dal Giappone ma dalla Francia dove il doppiaggio aveva effettuato già questa trasformazione(in Goldorak precisamente). Ma ormai per noi è Goldrake e Goldrake continuerò a chiamarlo in questo post.
Il successo, nonostante le polemiche, fu strepitoso e mi è difficile pensare ad un cartone che in Italia abbia avuto un tale seguito e un tale merchandising. Giocattoli, t-shirt, carri e maschere di carnevale, trasferibili, modellini e tutt’oggi mi capita di vedere, tra i cavalli e gli asinelli da cavalcare delle giostre per bambini, un Goldrake dalle mille luci da poter pilotare.
Un cartone eccezionale (di ben 74 puntate!) per le dinamiche, per i disegni ipertecnologici, per la particolarità dei mostri alieni, per l’interesse verso lo spazio e gli UFO, per l’ambientazione che contrappone la tecnologia spinta del Centro di Ricerche Spaziali del dottor Procton alle vaste praterie americane, per i i pantaloni a zampa di elefante degli anni 70 ma, soprattutto, per quella grandissima personalità romantica che è Actarus, con i suoi occhi sempre velati di malinconia.
La colonna sonora è ricca, le musiche grandiose. Una sigla di testa e una di coda, un tema per ogni momento saliente (il volo è scandito da Shooting Star dal sound che fa molto anni 70, il combattimento dalla colonna sonora originale giapponese) un tema per il Pianeta Terra e uno per Vega. Un tema per ogni personaggio: Actarus, Venusia, Alcor, dottor Procton. Fra gli interpreti, Fabio Concato.
Il creatore di Goldrake, Go Nagai, di cui ho avuto l’incommensurabile privilegio di stringer la mano, estimatore della Divina Commedia come ampiamente dimostrato con Devilman e Mao Dante nonché padre di colossi come Mazinga Z, Il grande Mazinga, Getta Robot e Jeeg Robot d’acciaio, è stato intervistato da TV Sorrisi e Canzoni e credo che valga la pena di pubblicare per intero l’intervista. Mai potrei, infatti, descrivere meglio del Grande Maestro quali siano i messaggi insiti nella sua opera.
Ma prima di lasciarvi all’intervista credo che sia utile – tanto per fare un po’ di chiarezza - pubblicare a grandi linee la trama di Goldrake e come essa si inserisca all’interno di una saga che comprende anche le altre serie robotiche firmate Go Nagai.
TRAMA (brevemente)
Actarus (vero nome: Duke Fleed) è il principe della stella Fleed dove regna grande pace e serenità. Finché non entra nelle mire espansionistiche di Re Vega. Le truppe di Vega invadono Fleed massacrando la popolazione e i regnanti. Actarus riesce a fuggire a bordo del suo Goldrake e viene rinvenuto sul pianeta Terra, in stato di non coscienza, dal dottor Procton, il direttore di un centro di osservazioni ufologiche, il centro di Ricerche spaziali. Dal dottor Procton viene curato (anche se le ferite del suo animo non potranno mai rimarginarsi…) e spacciato per suo figlio tornato da un lungo viaggio.
Quando anche la Terra diventa il nuovo oggetto degli interessi espansionistici di Vega (con una flotta composta da un grandissimo numero di minidischi volanti), che ha insediato una base sulla luna, Actarus decide di utilizzare il potentissimo Goldrake, un robot che vola grazie al suo Spacer, per difendere il pianeta che lo ha adottato, insieme ad Alcor, un giovane venuto dal Giappone, alla guida di un disco spaziale da egli stesso progettato e costruito.
Nei momenti di tregua, Actarus, preferisce passare le sue giornate lavorando nella fattoria di Righel, un cow-boy con due figli: Mizar e Venusia. La fattoria di Righel sarà lo sfondo dei profondi e malinconici momenti di riflessione di Actarus, momenti in cui viene fuori tutto il suo animo gentile, romantico e nostalgico, ma anche di siparietti comici.
Col tempo, Actarus ritroverà sua sorella Maria (anch’ella sopravissuta) e verrà aiutato nella terribile guerra dalla stessa Maria, Alcor e Venusia, i quali saranno alla guida di nuove e più potenti armi terresti che fiancheggeranno il goldrake.
Dopo una serie di vicissitudini con perdite gravi sia fra i terrestri che fra la flotta di Vega, la guerra giungerà al termine e Actarus e Maria potranno tornare sul loro pianeta e partecipare alla ricostruzione della stella Fleed.
LA SAGA E IL PASTICCIO DEL DOPPIAGGIO
Dunque, le storie narrate dalle varie serie robotiche del Gran Maestro non sono indipendenti fra loro, come qui in Italia abbiamo potuto credere, complice una trasmissione incurante della loro effettiva sequenza logica e una superficialità del doppiaggio che ne ha cancellato i legami.
In ordine cronologico, la prima fra tutte le serie (ma in Italia arrivò dopo Goldrake) fu Mazinga Z, il robot pilotato da Koji Kabuto, figlio del dottor Kenzo Kabuto, il responsabile del La fortezza delle scienze a cui il nome di questo blog rappresenta un tributo. Mazinga Z combatte contro la minaccia dell’impero di Mikene comandato dal Doctor Hell (Dottor Inferno) che si avvale dell’aiuto del barone Ashura, un ermafrodita con il corpo diviso tra uomo e donna da un asse verticale (idea -ripresa in Goldrake con il personaggio di Gandall – che trovo davvero rivoluzionaria!!). Il primo ingrediente del pasticcio tutto nostrano è stato quello di cambiare il nome del pilota, Koji, in Ryo.
Quando Mazinga Z, il cui limite più grande è l’incapacità di volare, non è più in grado di gestire la minaccia dei nuovi mostri meccanici, sempre più forti, arriva Il grande Mazinga. Questo sarà guidato da un orfano, Teztuya, il personaggio più impulsivo e ganzo che il mio immaginario infantile potesse concepire, addestrato negli anni precedenti a tale scopo.
Nasce una grande rivalità tra Teztuya e Koji ma quest’ultimo, a causa anche dell’inadeguatezza del Mazinga Z, sarà assente per lunghi periodi: anche gli Stati Uniti oltre al Giappone, infatti, rischiano un’invasione aliena e il dottor Kenzo Kabuto ritiene che Koji, data la sua esperienza, possa costituire un valido aiuto per le popolazioni sottoposte a questa nuova minaccia. Il secondo ingrediente del pasticcio è che nel Grande Mazinga, Koji resta Koji. Per cui uno spettatore non attento, come può esserlo un bambino, non sempre coglie la continuità.
Ma torniamo alla sequenza temporale: Koji si reca negli States e diventa un personaggio della serie Goldrake: è lui quello che il doppiaggio ha ribattezzato Alcor! Quindi: prima Ryo, poi Koji, poi Alcor. Avanti un altro!
Successivamente, negli anni 90, a affrontare il ritorno di Doctor Hell è arrivato Mazinkaiser e con lui è ritornato in auge il pilota al quale Go Nagai è probabilmente più affezionato: Koji Kabuto. Sette episodi in un cofanetto che mi vanto di possedere con tratto old-style ed una scena da orgasmo per gli appassionati: il grande mazinga che salva in extremis il mazinkaiser caduto in un vulcano.
Questi legami sono più evidenti in alcuni OAV, come Mazinga vs Goldrake, in cui i figli della ammirabile fantasia di Go Nagai si ritrovano a far fronte comune contro l’esercito del male costituito dall’ alleanza fra le varie forze nemiche. In fumetteria, inoltre, è possibile trovare alcuni cross-over che approfondiscono gli intrecci tra le varie serie, tra cui i fumetti delle Mazinger Angels, storie delle protagonisti femminili, umane e robotiche, della saga (June e la sua Venus, Sayaka e la sua Afrodite, Maria, la sorella di Actarus, con Minerva X e Venusia alla guida di Diana Alpha).
Ma ora vi lascio – finalmente - all’intervista di TV sorrisi e canzoni, reperibile al link http://www.sorrisi.com/sorrisi/diretta/art023001041878.jsp
ECCO L'INTERVISTA A GO NAGAI TRATTA DA "SORRISI":
Quel pomeriggio del 4 aprile 1978, centinaia di telefonate hanno intasato il centralino della Rai. Chi era quel mostro d’acciaio che si agitava sulla Seconda Rete? Gli adulti (alcuni) si mostravano preoccupati, i giovani (tutti), entusiasti. Così ha avuto inizio di un dibattito ancora in corso: i cartoni giapponesi sono troppo violenti? A rivedere dopo 30 anni quel «Goldrake», il primo robot giapponese sbarcato sulla tv nazionale, ci si accorge che la rappresentazione della brutalità umana serve a trasmettere un messaggio tutt’altro che violento. Lo spiega a «Sorrisi» Go Nagai, papà della serie Goldrake (che ora esce, completamente restaurata, in dvd) e di altri celebri robot come «Mazinga» e «Jeeg», protagonista di un remake appena trasmesso in Giappone. I tre robot, racconta Go Nagai, erano in realtà parte di un’unica saga. Ma in Italia hanno fatto un pasticcio…
Come è nata l'ispirazione per «Goldrake»? Ha attinto anche alla sua passione per «La Divina Commedia» di Dante?
- «Goldrake» è in origine il terzo capitolo di una saga che comincia con «Mazinger Z» e continua con «Il Grande Mazinger». Se consideriamo anche gli «spin-off», l’intera saga comprende sei serie, tra le quali anche «Jeeg Robot». Tuttavia so che in Italia sono state trasmesse come se fossero ognuna indipendente dall’altra e addirittura in ordine inverso rispetto a quello con cui furono concepite. Mi è anche stato riferito che alcuni personaggi in comune tra le varie serie, nel vostro Paese furono chiamati in modo differente da cartone a cartone: per esempio, il pilota di Mazinger Z fu battezzato Alcor in «Goldrake», Koji ne «Il Grande Mazinger» e Rio in «Mazinger Z».
Le conseguenze di ciò furono che molti italiani criticarono i miei cartoni animati perché li trovavano ripetitivi e i personaggi si assomigliavano. Purtroppo chi faceva queste osservazioni non poteva immaginare che quelli che in Italia venivano chiamati in modo differente erano in realtà un solo personaggio, o che le storie mostravano una certa somiglianza solo perché erano tutti diversi episodi della medesima saga!
Tornando alle origini di Goldrake, l’idea di un robot pilotato da un uomo seduto al suo interno nacque quando assistii a un imbottigliamento stradale e immaginai che dall’auto in fondo alla colonna uscissero braccia e gambe e cominciasse a scavalcare le vetture che la precedevano. Da questa intuizione di un robot che si «guidava» come un’automobile nacque «Mazinger Z»; il suo successore fu «Il Grande Mazinger» e quindi nacque «Goldrake», che univa all’idea del robot gigante quella degli Ufo, tema verso il quale c’era un grandissimo interesse verso la metà degli anni Settanta. Quanto alle influenze occidentali, amo molto la mitologia greca e latina e i classici della letteratura italiana, come «La Divina Commedia» che ho anche trasposto in manga; tuttavia nel caso di Goldrake queste influenze sono molto limitate e il suo design si ispira molto più alle armature degli antichi guerrieri giapponesi che non a motivi europei.
In «Goldrake», come in «Jeeg», le giovani generazioni di terrestri devono porre rimedio ai danni provocati dagli adulti. Qual è il significato di questa scelta?
- Il messaggio in comune a tutte le mie serie è che il mondo degli adulti riserba grandi sfide, sofferenze e avversità, e che quindi i giovani devono trovare il coraggio e la forza di affrontarle e di combattere le ingiustizie senza mai perdere di vista i propri ideali e i propri principi morali. I giovani hanno un forte senso della giustizia e della fratellanza, ma purtroppo quando si diventa adulti ci si abitua ai compromessi, ai pregiudizi, alla discriminazione. Per questo nei miei manga la potenzialità di cambiare il mondo è riposta nelle mani dei giovani, siano essi terrestri come il pilota di Mazinger Z, extraterrestri come Actarus di «Goldrake» o esseri umani che però sono stati trasformati in macchine come Hiroshi di «Jeeg Robot».
Quando «Goldrake» è arrivato in Italia, è stato accusato di essere un cartone troppo violento, e di istigare alla violenza i bambini. Ha ricevuto la stessa accoglienza in Giappone? Come risponde a queste accuse? Che valore aveva quella rappresentazione della violenza?
- Credo che in Italia «Goldrake» abbia ricevuto una tale accoglienza soprattutto perché fu il primo cartone animato giapponese ad andare in onda, e utilizzava stilemi nuovi, addirittura rivoluzionari per il pubblico italiano. Come tutte le cose nuove, venne dunque accolto con sospetto e avversione, cosa che in Giappone non accadde.
In realtà la rappresentazione della violenza in «Goldrake» è legata a doppio filo con la necessità di trasmettere in modo convincente il messaggio che citavo nella risposta precedente: la società degli adulti è spesso ingiusta, violenta, discriminatoria, immorale; ma è un ambiente in cui chi oggi è bambino dovrà comunque entrare. Non ritengo adeguato allevare i nostri figli nella bambagia, perché una volta diventati adulti si troveranno ad affrontare un mondo che non è certo tutto rose e fiori; e un bambino che non conosce gli effetti della violenza, il dolore che causare l’umiliazione può del prossimo, la catena d’odio che può generare la sopraffazione, rischia di ricorrere a questi orribili espedienti senza rendersi conto di quanto essi siano atroci.
Nei miei cartoni la violenza è usata per mostrare il dolore di chi la subisce; quando Actarus soffre a causa della brutalità degli invasori, i bambini soffrono con lui, e imparano così che la prepotenza causa solo disperazione. Non è un caso che nei miei cartoni la violenza venga sempre dagli adulti e che i giovani oppongano a essa la forza gli ideali, la determinazione, l’amicizia e lo spirito di gruppo. Così come non considero un caso che Goldrake, Mazinger e gli altri miei personaggi, che combattono per la libertà e l’autodeterminazione, abbiano avuto un’accoglienza incredibile in Paesi come l’Italia o la Francia, che hanno affrontato nell’ultimo secolo sanguinose guerre di resistenza e i cui abitanti hanno imparato con le lacrime e il dolore l’importanza di questi ideali.
In Italia, la polemica sui cartoni violenti non si è mai spenta. Prima era «Goldrake», poi «Dragon Ball» e i videogame. Qual è la sua opinione in proposito? La violenza rappresentata oggi nei cartoni animati è eccessiva, può essere nociva? E quella dei videogame, o di altri programmi televisivi?
- Credo che si debba distinguere tra la violenza a livello grafico, fine a se stessa, e quella che sottende invece un messaggio preciso. Come dicevo, nei miei cartoni animati la violenza è una rappresentazione del dolore e delle ingiustizie che l’umanità rischia di soffrire quando perde di vista ideali come la giustizia e la fratellanza. Dai miei numerosi incontri col pubblico italiano ho avuto il piacere di constatare che i miei fan, che erano bambini quando guardavano «Goldrake» o «Jeeg Robot» in televisione, hanno saputo cogliere perfettamente questo messaggio e riconoscere la superficialità dei commenti di chi accusava quei personaggi di essere violenti.
Detto questo, non posso fare a meno di constatare che negli ultimi anni c’è stata un’escalation nella rappresentazione della violenza fine a se stessa, slegata da qualsiasi messaggio. La violenza, la brutalità, la coercizione non sono e non possono mai essere valori «positivi». Ma purtroppo, quando manca un messaggio di fondo o la presenza di un genitore o di un educatore che aiuti i più piccoli a comprendere le conseguenze dei comportamenti violenti, rischiamo di creare giovani incapaci di interelazionarsi con gli altri.
Ritengo comunque che sia necessario non fare di tutta l’erba un fascio: anche la Bibbia narra episodi di efferata violenza come quello di Caino e Abele, ma quella rappresentazione cruda della brutalità umana è funzionale alla trasmissione di un messaggio di pace. Allo stesso modo, quando si analizza un film o un cartone animato, bisogna sempre saper valutare con attenzione qual è il messaggio che esso sottende, senza soffermarsi al solo livello grafico.
«Goldrake» e «Jeeg» sono i prototipi della fantascienza robotica in tv. immaginava che avrebbero aperto la strada a un genere? Come giudica le evoluzioni, per esempio i «Transformers»?
- Sinceramente non mi aspettavo un simile successo. Come dicevo, da «Mazinger Z» fino a «Jeeg Robot», passando per «Goldrake» o «Getter Robot» («Space Robot« in Italia), tutti i miei personaggi si muovono all’interno dello stesso universo, spesso interagendo tra loro; non mi sarei mai aspettato che altri autori avrebbero ripreso il medesimo concetto per creare nuove serie o nuovi universi.
Riguardo ai « Transformers», sono personaggi che condividono con i miei il concetto del robot gigante, ma che essenzialmente sono privi dell’elemento che invece per me è fondamentale, vale a dire la presenza di un essere umano che li pilota. Fondamentale perché è l’uomo a dare l’anima al robot: Goldrake è il difensore della giustizia perché a pilotarlo è un giovane coraggioso e integerrimo come Actarus, ma se alla guida ci fosse una persona malvagia, si trasformerebbe in un demone distruttore. E qui mi ricollego all’importanza del messaggio che intendo trasmettere: quando ci si trova ad avere tra le mani una potenza incredibile come quella di Goldrake, è solo la fermezza dei propri ideali a determinare se si diventerà un despota o un benefattore.
La fantascienza robotica ha ceduto il posto al Fantasy. Secondo lei, perché? Quale pensa che sarà la prossima evoluzione?
- Direi che la fantascienza in generale ha sofferto un forte calo di interesse, che credo sia dovuto a diversi fattori: per esempio, gran parte della fantascienza del secolo scorso guardava al 2000 come anno di svolta, in cui il mondo sarebbe diventato un paradiso pacifico governato dalla tecnologia. In realtà, arrivati al 2000, ci siamo accorti tutti che la realtà non era molto diversa da come lo è stata fino al 1999; inoltre il fatto che, nonostante l’evoluzione della scienza e della tecnologia, gravi problemi come la fame, la povertà, i diritti civili e la libertà dei popoli non sono ancora stati risolti e che sui nostri figli pende la spada di Damocle del disastro ambientale, ha portato gli uomini a nutrire un forte pessimismo verso il futuro.
Quindi, se una volta la speranza di un mondo migliore era affidata al «futuro» narrato nei racconti di fantascienza, ora ci ritroviamo a proiettare le nostre speranze in mondi completamente e consapevolmente di fantasia. Purtroppo queste forme di «fuga dalla realtà« sono sempre più frequenti nell’entertainment e nei gusti del pubblico e dubito che, fintanto che sarà il pessimismo a dominare la nostra visione del mondo, ci saranno grandi cambiamenti o evoluzioni.
Cosa pensa dei film di Walt Disney, e dei nuovi lungometraggi in 3d della Pixar? Qual è il futuro dei cartoni animati, il 3d?
- Sono tecnologie incredibili, che lasciano spazio a infinite potenzialità. In Giappone ci si è mantenuti più legati a una rappresentazione bidimensionale, credo anche per retaggio culturale: mentre in Europa si studiava la prospettiva, nel mio paese si evolveva uno stile semplificato e lineare che avrebbe portato alle famose «stampe giapponesi«. Noi orientali tendiamo a «ridurre« la realtà in un numero il più possibile limitato di segni, disposizione mentale che ci ha portati anche a sviluppare le microtecnologie; in occidente si persegue invece la riproduzione fedele della realtà. Sono due concezioni dell’arte che hanno entrambe pregi innegabili e limiti invalicabili, perciò è davvero impossibile determinare quale delle due sia migliore. FINE DELL'INTERVISTA
CURIOSITA' SU GOLDRAKE:
1. In Giappone, dietro alla produzione di cartoni animati c’è una fiorente industria del giocattolo. Questo ha influenzato le caratteristiche del Goldrake: a Go Nagai, la Bandai, produttrice di giocattoli, chiese espressamente che il nuovo robot, Goldrake appunto, avesse le gambe più corte (e fosse quindi più tozzo) del più slanciato mazinga. In maniera che il modellino si reggesse meglio in piedi.
2. Ci fu un'interpellanza parlamentare proposta dal senatore Silverio Corvisieri che chiedeva di cancellare Goldrake dai palinsesti televisivi inseguito alle proteste dei genitori che ritenevano il cartone di eccessiva violenza. Tale richiesta non fu accolta.
3. Più recentemente è stato prodotto un anime General Daimos. In Italia, è stato collegato a Goldrake, benché le due serie non avessero nulla a che fare, con un film montaggio dal titolo “Daimos il figlio di Goldrake” i cui protagonisti vengono fatti discendere, in maniera piuttosto forzata, da Actarus.
SUCCULENTI LINK:
PREQUEL (di altissimo livello!) a Goldrake realizzato da bravissimi grafici italiani
Simpatico omaggio a Go Nagai: Mucca Goldrake
Bellissimo filmato con tutti i robot di Go Nagai
http://www.goldrake.info/
http://www.uforobots.net/
La nuova serie di Jeeg
MUSICHE E VIDEO:
COLONNA SONORA GIAPPONESE (sequenza uscita Goldrake)
SIGLA DI APERTURA - UFO ROBOT
PRIMA SIGLA DI CHIUSURA - SHOOTING STAR
SECONDA SIGLA DI CHIUSURA - GOLDRAKE
VENUSIA cantata da Domenique Ragazzoni
ALCOR cantata da I MICRONAUTI
PIANETA TERRA cantata da I MICRONAUTI
VEGA cantata da I MICRONAUTI
RIGEL cantata da I MICRONAUTI
DOCTOR PROCTON (medley delle precedenti)
38 commenti:
Il mio goldrake :-)) ero affezionato a questo robot e a tutti i personaggi che ne facevano parte.
Grazie di questo viaggio nei ricordi.
cIAO MAX,
spero che, quindi, questo viaggio nei ricordi di abbia ripagato dell'impegno di leggere questo lunghissimo post!:-P
ma mica capita ogni anno che goldrake faccia 30 anni!
E'il Mito per eccellenza!
Certo,ai tempi era considerato violento ma se riferito ai vari cartoons di oggi di violenza non ce n'era neanche la minima traccia :P
Pensa che quando ho fatto il militare in Marina era la Mascotte ufficiale della mia Nave e,quando ritornavamo dalle missioni,il comandante dalla plancia metteva le due sigle di goldrake a tutto volume che si sentivano sia dentro che fuori la nave.E' un mito!:)
Ciao e a presto;)
Certo che povero Goldrake, con tutti sti nomi non avrà certo avuto un'infanzia facile: crisi d'identità a go go.
La mia sigla preferita, tra le tante è quella storica di UFO ROBOT, tutt'ora una disco-hit nelle serate revival.
Alle curiosità aggiungerei le caratteristiche tecniche del robot, che ho trovato su un sito totalmente dedicato a lui.
Ufo Robot Grendizer, meglio noto come GOLDRAKE:
Altezza: 30 m
Peso: 28 tonnellate
Potenza: 18000000 hp
Velocità: 700 Kmh
Velocità in volo: Mach 7
Velocità in Acqua: 35 Nodi
Elevazione: 950 M
Lega Metallica: Gren, materiale indistruttibile di origine aliena.
Il sito dal quale ho tratto queste info è il seguente: http://www.actarus.it/Robots/goldrake.htm
Socia, sono certa che il sito citato è già nei tuoi preferiti, nel caso non lo fosse dagli un'occhiata, ti piacerà. (Immagini stupende, fidati!)
Caro Jack, quello che mi racconti è un aneddoto veramente favoloso!
lo farei anche io il militare, se scandito dalle sigle di goldrake....! VAbbè, scherzavo, non esageriamo...:-)
Cara socia, grazie della segnalazione. conosco tanti siti e l'encirobopedia è un po' la mia Bibbia ma quello che mi hai segnalato non lo conoscevo.
Ho notato che all'indirizzo
http://www.actarus.it/Robots/robots_file/goldrake/sigle.htm
sono presenti i testi di tutte le numerose sigle di Goldrake.
per quanto riguarda i dati tecnici, in giro per internet se ne trovano relativi a ogni robot. Tuttavia, non so che valore attriburgli.
Presumo che tali dati siano tratti dalle scatole dei modellini.
Stando a tali indicazioni il goldrake dovrebbe essere alto, p.e., quasi il doppio di mazinga Z (18 metri) e quasi tre volte Jeeg (11 metri). Goldrake dovrebbe comunque essere nano rispetta al Getta Robot (50 metri).
In rete è possibile trovare delle tavole - bellissime - che mettono tutti i robot uno a fianco all'altro per poterne confrontare l'altezza. Ne risulta, ad esempio, un Daitarn III fuori scala. con i suoi 120 metri risulta un gigante fra puffi come goldrake.
In realtà, nei cross-over di Gonai, sia in versione fumetto che anime, mazinga, getta robot, goldrake, jeeg, sono tutti di altezza confrontabile.
E io preferisco immaginarmeli così:-)
ehi socia! ma ora che ci penso: non hai nessuna dichiarazione da fare sulle mazinger angels? non ti ricorda niente?
anche x me la sigla piu' bella e' quella di ufo robot!me li vedevo tutti,i cartoni sui robot!(la notte pero' avevo gli incubi,soprattutto con mazinga,era il più truce!)
Tanto di cappello credevo di conoscere a fondo goldrake ma mi sbagliavo... eppoi Venus mi mancava: in un anime ho visto le altre tre.
E' proprio vero, non si finisce mai di imparare!
Hai fatto proprio un bel post, complimentissssimi!!!
a presto adb
@ angelo dei boschi
l'universo di Goldrake, e di Go Nagai in generale, è troppo ampio perchè venga esplorato tutto.
Felice che il post sia piaciuto ad un appassionato! Credo che tu abbia particolarmente gradito le risposte di Go-Nagai in tema di cartoni-violenza.
Per quanto riguarda le mazinger angels può darsi che scriva più in là un post.
Comunque afrodite, diana e minerva x appaiono nella serie Mazinga Z.
Minerva in realtà appare in una sola puntata: quando doctor Hell ruba i piani del Mazinga Z per costruire un robot che lo possa fronteggiare. Minerva X viene quindi costruito da Doctor Hell ed è un mazinga con le sembianze femminili.
Venus invece è il robot femminile che affianca il grande mazinga. E' guidata da June Hono che si aggancia al robot attraverso una navicella chiamata "regina delle stelle". Mi meraviglia che tu non la conosca. Pensavo fosse il più popolare fra i robot femminili...
Grande Goldrake...Ho tutta la serie...
Un caro saluto e complimenti per il post ;)
si ripagato,mi piaceva molto goldrake.
ricordo però che la prima animazione di robot che ho visto era "GLI ASTRO ROBOT",ne sai niente?
@pino amoruso
anche io ho tutta la serie. e i cross-over tra cui i robots vs dragosaurus:-)
bellissimi!!!
@ max
gli astrorobot sono indimenticabili, non a caso ho messo la sigla tra le hit della nostra playlist.
io e la socia stiamo cercando di offrire una panoramica di tutti i cartoni ma per coprirne una buona parte ci vorrà tanto tanto tempo... sono così tanti!
Ma abbi fede....
intanto sulla encirobopedia, il cui link lo trovi a fianco, troverai un bel po' di informazioni... diciamo che è un po' la mia Bibbia:-)
W GOLDRAKE!!!! :))
Se non è un mito lui, chi lo è?
Comunque adoro anche il Grande Mazinga, epico, complesso, problematico. Venus è bellissima e aggraziata pur essendo un robot, e da bambina io mi arrabbiavo moltissimo perché non l'avevano dotata di armi più potenti: appena usciva in battaglia, veniva messa KO. GRRRR!
Mi piacerebbe molto rivedere il Grande Mazinga.
Ciao Romina, felice della tua visita. Come ti stavo dicendo sto preparando un post tutto dedicato a te. so che lo apprezzerai. Ti avviso quando è on-line!;-)
Anche io desideravo che Venus fosse più potente. un po' di maschilismo in questi cartoni ce lo vedi?:-)
Cara Imma, come ti capisco!! ecco perché sono belle le case con i corridoi lunghi!
Arabafenice@
Un post dedicato a me!? GRAZIE!!!
:)))
Bacioni!
Leggendo i vostri commenti, mi è venuto in mente che io giocavo a Goldrake ingaggiando una finta battaglia con una mia amica, a colpi di birilli di plastica, quelli leggeri ovviamente (altrimenti povere noi, viste le "papagne" che ci lanciavamo). E il bello è che sudavamo, sbuffavamo, gridavamo sotto il sole estivo della Val Padana ed eravamo felicissime. Sigh!
Se facessi ora una cosa del genere, d'estate e con il caldo, dovrebbe arrivare subito il 118 con la bombola d'ossigeno e il defibrillatore. :)))
Quanti ricordi suscita Goldrake!
... grandissima! ottimo incipit e grande intervista! ... me la sono goduta tutta in treno! :)
(rispondo un po' a spot)
... ovviamente penso che la mia passione per questo genere di saghe sia ampiamente dimostrato dal mio storico avatar di blogger tratto dalla fantastica encirobopedia!
... violenza... in effetti go nagai non ha mai molto lesinato in fatto di violenza esplicita, si basti vedere mao dante, violent jack, devilman o il leone nero..., ma se non altro però a dispetto di una possibile mal interpretazione si tratta sempre di violenza fatta per nobili cause e mai fine a se stessa; sempre come risposta ad un attacco o invasione, e mai come primaria forma per imporre la propria autorità!
... se si considera poi l'atto in se di violenza è sempre portato da personaggi e con mezzi alquanto improbabili; robottoni giganti con alabarde spaziali, mostrusi alieni con navicelle volanti, o demoni brutali sputafiamme... mai quindi da personaggi e mezzi assimilabili ad un contesto reale.
... per quando in realtà sembrano essere più innocenti, trovo decisamente più violenti alcuni cartoni anni quaranta della disney o i simpaticissimi tom & jerry, dove in realtà c'è molta più violenza gratuita fine a se stessa; i personaggi sono irascibili e permalosi e si adoperano con oggetti di uso comune come ombrelli, ferri da stiro, attrezzi da giardino... trovo in questo un messaggio molto più pericoloso di quello di go nagai...
... ultima battuta e poi concludo... strepitosa anche l'idea di mettere in campo tra le forze alleate ai nostri cari robottoni, delle preziose alleate femminili... ma vi chiedo una cosa... nonostante tutto quel popò di tecnologia sfoderata, vi siete mai chiesti come fosse possibile per le robottesse camminare con dei tacchi così alti?!?! ;)
ciao e buona giornata,
M@;-)
Wow! m@rcello, che analisi, da vero esperto!
Ti rispondo anche io a spot....
...si, la tua passione per la saga è evidente visto che hai scelto come avatar il grande koji kabuto. non i più "commerciali" actarus o teztuya, ma proprio koji kabuto. l'origine e la fine della saga...
e poi il riferimento a violence jack non è cosa da tutti!
...sì, come ha detto anche go nagai, è una violenza che serve a condannare una violenza perché ne mostra tutta la negatività, tutto il dolore che ne discende..
...giusta osservazione quella sul grado di realismo di tale violenza.
Molto più realistica quella di Tom & Jerry che, comunque assolvo
1) perché sono irresistibili e troppo comici!
2) perché magari la violenza nel mondo animale fosse solo quella mostrata nel cartone. un gatto se trova un topo lo uccide e se lo mangia, non ci si può fare nulla e non lo si può nascondere ai bambini.
...sì, anche io trovo strepitosa l'idea di mettere in campo dei robot femminili. Go Nagai è stato estremamente rivoluzionario anche se oggi è difficile rendersene conto per chi con i robottoni ci è nato e li da per scontati. E' un po' come la storia dell'uovo di Colombo.
La presenza femminile ha consentito anche parecchie allusioni e metafore sessuali. Cosa ne dici dei missili fotonici di Venus e del missile centrale di Mazinga? non saranno certo casuali!
Ecco, forse era questo l'aspetto più attaccabile della saga ma pare sia passato inosservato.
I tacchi delle "robotesse" rientano perfettamente nello stile di Go Nagai che ha voluto dare caratteri antropomorfi ai suoi robot. nel filmato che ho suggerito, con tutti i robot di Go nagai, sono visibili addirittura gli schizzi di sangue nei combattimenti fra i robot. Questa caratteristica viene accentuata in altri robot, anche di diversa paternità, come il Daitarn 3, che ha mimica facciale e che ha espressioni di dolore quando viene attaccato?
o che, nella calda estate, si mette con i piedi in mare per prendere un po' di fresco?
.... bhè, dai, il fatto che il nostro beniamino go nagai sia un pervertito, non è anche questa una novità ... basta solo ricordare alcune sue opere come Cutey Honey o peggio ancora la maschera libidinosa Kekko Kamen!!!! ;)
... ma cosa ci vuoi fare... gli vogliamo bene anche per questo... ;)
... dai, ci si becca alla prossima...
stammi bene,
M@;-)
@marcello
sì, noi lo sappiamo (..che dire dell'arpia-silen-tette-al-vento?) e gli vogliamo bene anche a questo.
ma strano che nessuno ci abbiamo montato una di quelle solite stucchevoli polemiche.
Avevo il disco con la sigla da bambino...
Goooooldrakeeee!
Ciao,
L.
Hai perfettamente ragione ho preso fischi per fiaschi: è proprio minerva x quella che mi mancava e non venus come ho erroneamente scritto.
per quanto riguarda i riferimenti ai "missili" delle maziger angels aggiungo l'episodio di mazinga z (incapace di volare) prima della costruzione del jet scrander, nel quale anno dotato Aphrodite A (Afurodai Esu) con due missili propusori sproporzionati che (oltre a far sembrare afrodite una maggiorata) doveno essere prese in mano da Mazinga per poter volare!!!
Ne vogliamo discutere?
@ l
cresciuto con il disco di goldrake e poi con le avventure di larry. Che tipo interessante...
:-)
@ angelo dei boschi
ehi! questa chicca l'avevo rimossa dalla memoria.... è verooooo!
che pervertito questo Go Nagai!
:DD
Complimenti per il post.
Quanta nostalgia...
Ma ma...niente Chobin fra i vostri ricordi? :(
Mitico Goldrake!
E bellissimo blog.
E mi sa che non sono mica cresciuto tanto...
Ciao,
L.
@ lady.chobin
porta pazienza... arriverà anche il principe stellare:-)
è un blog, e quindi in continua evoluzione...:-)
@ l
non lo so, se lo dici tu mi fido. io posso parlare solo per me. che sono cresciuta tanto.... sono credibile vero?
Ciao a Tutti/e,
innanzitutto vorrei ringraziarvi per il link al sito del progetto ufo robot che spero venga ufficializzato veramente presto.
Poi i miei complimenti per il blog dedicato al mito di tutti i miti qui in italia.
E' piacevolissimo anche ascoltarlo con le sigle che hanno rappresentato la nostra generazione.
Prometto che troverà spazio nella pagina links del nostro sito.
Riguardo Go Nagai...è un mito ma non un pervertito ovviamente se non per “noi”, nella cultura dei paesi estremo orientali infatti il sesso non è visto allo stesso modo del/dei nostro/nostri, dove noi andiamo da sempre contro natura stravolgendo la realtà...e definendo ciò che è naturale come blasfemo in molti casi, le perversioni sono ben altre ma parlerei di estremizzazioni/patologie di un sentimento o valore umano, discorso un pò particolare e alquanto non approfondibile o estinguibile in poche righe ovviamente ne in sedi come questa forse.
E' altresì interessante notare la dualità bene/male, positivo/negativo (che per loro ha un diverso significato rispetto al nostro, infatti fanno riferimento a Yin e Yang che non rappresentano valori assoluti e staccati come la nostra cultura e mentalità impone e per cui si contraddistingue) presente nelle storie a partire da mazinga dove il nome stesso del robot deriva da majin formato da ma (demone) e jin (dio) e che sta a significare come lo strumento (robot) nelle mani dell'uomo può assumere fini costruttivi o distruttivi dipendentemente dall'uomo stesso.
Strumento inteso ed esteso a tutto non solo al robot ma a qualsiasi cosa e o persona e lo stesso concetto si può ricondurre naturalmente anche al sesso che può essere visto/vissuto positivamente o negativamente, tutto dipende da noi.
La dualità è intrinseca dell'uomo come della Natura tutta, ogni scelta che operiamo sarà sempre contraddistinta da questi due valori che non sono totalmente individuali e separati ma fanno parte di un Tuttuno al quale fanno capo e vi ritornano, pensiamo al simbolo del Tao che meglio li raffigura nella rappresentazione della Vita.
Ancora complimenti per il blog che spero diventi sempre più grande.
Ciao e Grazie!
A presto
ciao George_p,
ti ringrazio per la tua visita e il tuo articolato commento.
Non c'è alcun bisogno di ringraziare per il link che nasce da una iniziativa spontanea. Tutti i link di siti presenti infatti sono stati messi perché ritenuti meritevoli di visita e attenzione e nessun altra ragione:-)
nello specifico, se non ho capito male, tu sei uno di quelli che supportano il progetto del prequel a goldrake. Se non ho frainteso, non posso che farti i miei più vivi e sinceri complimenti per quello che è stato realizzato e che io con i miei amici abbiamo ammirato, passami l'espressione, con "la bava alla bocca".
Quanto a Go Nagai e a certi aspetti della cultura orientale, concordo con quanto da te magnificamente esposto e ci tengo a precisare che definire "Go Nagai" pervertito è chiaramente una licenza che ci siamo presi perché gli vogliamo bene. nessuno di noi pensa che lo sia davvero.
Del resto, noi speriamo di aver creato qui una sorta di amichevole salottino, di cui sarai sempre ospite gradito, per cui non stiamo tanto a pesare le parole che usiamo e, comunque, l'impostazione del blog è piuttosto ironica. Insomma, era solo un modo per giocare su alcune sue scelte piuttosto maliziose.
La mia ammirazione per Go Nagai è notevole e così è per molti ospiti di questo blog; quando ho stretto la sua mano, al Comicon di Napoli, è stata una grandissima emozione, fra le più grandi della mia vita e non mi vergogno a dirlo.
Spero che leggerai questa mia risposta e spero di rivederti ancora su questi schermi:-)
Ciao Arabafenice,
la mia era giusto una precisazione e niente piu naturalmente ma avevo capito che l'atmosfera del blog è molto serena e la stima nei confronti di Nagai è altissima e queste da sole sono già un motivo valido per visitarlo, posso immaginare poi la tua emozione nel conoscere di persona il Mitico Go.
Io non ho avuto l'occasione di andarci ma spero di rifarmi prima o poi.
Per quanto riguarda il progetto a cui lavoro, non è quello del prequel ma è realizzato totalmente in 3D, prende origine da un progetto simile vecchio di qualche anno attualmente in stand by, in cui non c'è ancora niente di definito riguardo la storia ma l'idea di base sarebbe quella di una rivisitazione in chiave moderna della serie originale, tieni però presente che a parte un lavoro di ammodernamento obbligato riguardo i tempi e le tecnologie utilizzate sono altamente propenso per una quanto più possibile fedeltà verso l'originale, in aggiunta il progetto prevede una trasposizione realistica dei soggetti cartoons cercando ovviamente il più possibile di mantenere i tratti caratteristici dei characters...beh è più semplice dare uno sguardo ai lavori man mano che escono che spiegarlo.
Attualmente sto lavorando alla realizzazione tridimensionale dei personaggi principali, il progetto è ovviamente no Profit e prende il nome di Ufo Robot Project (URP), è un progetto che è alquanto ambizioso ma è, per il sottoscritto, un percorso formativo (dovuto) nel settore della Computer Grafica e uno Stimolo per imparare sempre più, in secondo luogo ma NON meno importante, è un modo per far conoscere e apprezzare il personaggio alle nuove generazioni, per questo motivo sto aggiornando e adattando il design a canoni più attuali ma senza alterarlo (entro determinati limiti) dall'originale.
E' anche un modo per affrontare un tema che a me sta molto a cuore, riguardo l'inquinamento e l'utilizzo di energie fossili altamente distruttive per noi e il nostro pianeta a svantaggio di tutte quelle forme di energia che opportunamente vengono celate o limitate commercialmente alle popolazioni (Fusione fredda, elettromagnetica ecc).
Temi che troviamo pure in goldrake se consideriamo che Vega fa uso di tecnologie morte e portatrici di morte (come le nostre in realtà) rispetto a quella di goldrake estremamente pulita e più efficiente!
Al momento attuale il sito che ospita il progetto non è ancora ufficializzato però stiamo lavorando per portarlo a termine al più presto, nel frattempo, quando riesco, aggiungo qualche modello completo o WIP (work in progress) alla gallery...occorre solo un pò di pazienza.
Riguardo al blog, è già salvato da ieri nella cartella preferiti ;-)
Ciao e a presto!
Ciao George P, sono ritornata a visitare il sito uforobots.net che trovo - e non lo dico per lusinga - graficamente spettacolare.
capisco benissimo le tue motivazioni sia meramente professionali-formative sia da ragazzo cresciuto con un mito che si ha voglia di trasmettere ai nuovi ragazzi.
Pure io, anche con questo blog, cerco, dedicandomi a ciò che mi appassiona, di imparare qualcosa: fare uno script html, elaborare un immagine, ecc. anche se chiaramente non parliamo di competenze paragonabili a chi della grafica ha fatto un mestiere.
Non posso, da affezionata di goldrake e di tutto il filone di Go-Nagai, non augurarti un buon lavoro. E' vero il progetto è molto ambizioso ma spesso mi sono trovata ad apprezzare risultati stupefacenti ottenuti "solo" con l'impegno, la tenacia, l'entusiasmo e la passione, anche in mancanza dei grandissimi mezzi su cui possono contare altri progetti.
L'idea di rimanere piuttosto fedeli all'originale incontra il mio gusto; ho molto apprezzato, per esempio, lo stile "retrò" di mazinkaiser nonostante sia una produzione relativamente recente mentre mi ha lasciato con l'amaro in bocca il nuovo jeeg, che prenderei ad emblema di un'appiattimento della produzione attuali: i disegni sembrano fatti tutti dalla stessa mano.
Noi potevamo invece godere di una varietà enorme: go nagai, miyazaki, leji matsumoto con le sue donne eteree, Yumiko Igarashi con gli occhi con le stelline e cornici fiorate, erano tutti portatori di una grandissima varietà di stili e segni univoci della mano dell'autore.
Quindi, non posso che apprezzare questa vostra scelta di mantenere il design originale.
E' anche un modo per affrontare un tema che a me sta molto a cuore, riguardo l'inquinamento e l'utilizzo di energie fossili altamente distruttive per noi e il nostro pianeta a svantaggio di tutte quelle forme di energia che opportunamente vengono celate o limitate commercialmente alle popolazioni (Fusione fredda, elettromagnetica ecc).
Beh, questo è un tema molto interessante che, oggi, a fronte di un dibattito sull'introduzione del nucleare in Italia, diventa molto attuale. E da ingegnere non posso che essere particolarmente interessata.
Grazie per la simpatia e la preferenza che ci hai accordato. Non siamo dei professionisti e le immagini sono rubacchiate dal web, ma spero che con il nostro approccio scanzonato riusciremo di tanto in tanto a rubarti qualche sorriso:-)
ciao!
p.s. ho scritto il commento di frettissima, tra 10 minuti devo essere nella vasca della piscina, spero non ci siano troppi Errori/Orrori.
Ciao Arabafenice,
ti ringrazio dei complimenti al sito seppur incompleto e a mio parere ancora un pò "inguardabile", ma come gia detto ci stiamo impegnando, entro i nostri limiti di tempo, a lavorarci per poterlo presentare ufficialmente.
Riguardo i cartoni che guardavamo noi, oltre si a poter apprezzare e godere della mano di diversi autori, ognuno con il suo stile inconfondibile e diverso dagli altri, noi potevamo apprezzare di doppiaggi (entro i limiti ed eccezioni a parte) molto più fedeli e coerenti con quelli giapponesi soprattutto riguardo i loro usi e costumi, per anni fino a oggi compreso ci siamo sorbiti una censura senza senso non solo nelle scene in cui figurano seni e culetti dei protagonisti/e degli anime ma addiritura nei nomi propri e/o dei luoghi contestuali delle serie in favore di nomi italiani ma peggio ancora di nomi americani (?!?!??)
Mi sono perso quasi tutte le serie trasmesse da (fu)fininvest dal 1985 in poi perchè hanno di colpo e di fatto interrotto la messa in onda di cartoni diversificati fra loro per dare spazio solo a commedie e calcio (sport che io non sopporto minimamente poi, specie con quel che rappresenta) e che venivano adattati e censurati oltre ogni misura...per rendermi conto col senno di poi che alla fine non mi sono perso niente, orange road l'ho potuto apprezzare ( e conoscere) meglio col fumetto star e così tante altre serie che per un motivo o per l'altro in italia non venivano pubblicate o venivano, concedetemi il termine, "stuprate".
Dobbiamo aspettare la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90 per aprire la strada al mercato manga qui in italia in un percorso piuomeno simile a quanto accaduto 10 anni prima con gli anime.
Quindi la rinascita e (ri)scoperta di un genere e di una cultura letteraria diversa e affascinante, e il nuovo interesse da parte di emittenti private come junior tv (che fino ad allora trasmetteva quasi esclusivamente ken il guerriero come serie nuova ed interessante...) e odeon tv con dragonball e saint seya, il primo poi ripreso e STORPIATO da " sappiamo chi", chi ha mai visto poi City hunter rovinato dalla solita e poi venduto a italia 7??
Siamo in italia? Si vede, un cartone contiene scene di tette e violenza? Censuriamolo perchè i bambini sono molto sensibili e non devono crescere disturbati ma poi chissenefrega se durante la pubblicità tra un cartone e l'altro si vede una donna nuda (Vera per di più e non disegnata...!!!) che entra in vasca o le immagini dei tg con scene di guerra e distruzione...si chi se ne frega!
Fare la guerra è cosa buona giusta perchè la guerra vuol dire pace, la guerra quella vera viene idealizzata e diffusa come simbolo di pace mentre quella di goldrake viene messa al bando, perchè?
Perchè cambiano i presupposti e i messaggi, in quella vera il presupposto è quello di preservare il potere economico fossile a tutti i costi, motivo/scusa per cui le guerre vengono messe in atto con stravolgimento della realtà stessa, mentre in goldrake la guerra è motivo di sottrazione da abusi e violenze atte a schiavizzare.
Non posso non quotare cosa risponde Go Nagai nell'intervista pubblicata in questo stesso blog: " la società degli adulti è spesso ingiusta, violenta, discriminatoria, immorale; ma è un ambiente in cui chi oggi è bambino dovrà comunque entrare. Non ritengo adeguato allevare i nostri figli nella bambagia, perché una volta diventati adulti si troveranno ad affrontare un mondo che non è certo tutto rose e fiori; e un bambino che non conosce gli effetti della violenza, il dolore che causare l’umiliazione può del prossimo, la catena d’odio che può generare la sopraffazione, rischia di ricorrere a questi orribili espedienti senza rendersi conto di quanto essi siano atroci."
In realtà sarebbe da quotare e diffondere tutto il suo pensiero contenuto nel resto dell'intervista perchè ha completamente ragione.
Credo di essermi dilungato abbastanza.
Chiudo con il discorso delle energie che spero di inserire nel portale con alcune sezioni di particolare spunto e interesse e che spero coinvolgano più persone ma che soprattutto offra loro la possibilità di conoscere e/o approfondire/verificare certi contesti non alla portata di tutti.
Grazie di nuovo
Ciao
P.s.: il vostro blog è semplice e genuino oltre che fatto con Passione, quella che conta sopra tutto al di là di errori, immagini e professionalità, e a me (mi) piace! :D
Ciao George_p,
tocchi un nervo scoperto quando parli di censura. Il nostro post di apertura del blog (http://lafortezzadellescienze.blogspot.com/2007/11/i-bambini-degli-anni-80-e-i-cartoni.html) si concentra proprio su questo.
E il doppiaggio è sicuramente un aspetto importante di questa bacchettoneria che va non solo a censurare qualche scena o qualche dialogo un po' audace ma anche a stravolgere il senso di alcuni avvenimenti,a volte inventandosi legami con altre serie inesistenti. Emblematico è il caso di Mila(di Mila e Shiro) che, con il doppiaggio, è diventata improvvisamente la cugina di Mimì Ayuhara; in italia ci sono state due serie di Mimì Ayuhara: mimì e la nazionale di pallavolo e Mimì e le ragazze della pallavolo. In realtà, solo la prima è veramente Mimì. L'altra è una altra serie, che non ha nulla a che fare, che invece hanno voluto rendere il seguito della prima serie, nonostante le due protagoniste non si somigliassero neppure.
Stendiamo poi un velo pietoso su City Hunter il cui protagonista, Ryo Saeba, viene chiamato stupidamente Hunter (di cognome fa City?) mentre Kaori viene ribatezzata Creta(..ma che razza di nome è, Creta?).
E l'ape Hutch (maschietto) che viene chiamato Magà per richiamare e inserirsi nel successo di Maia?
poi del pasticcio della saga Mazinga/Goldrake abbiamo già parlato abbondamente.
e poi c'è gente che è davvero convinta di preferire margot a fujiko, come se fosser due personaggi diversi...
Ti ringrazio per il tuo bel contributo, starei ore a parlarne con un interlocutore come te. Hai offerto parecchia materia di discussione anzi, nella prossima settimana (oggi e domani sarò fuori), potrò riprendere un po' dei tuo concetti in un nuovo post. Questa discussione, infatti, penso che meriti di essere rilanciata sul blog, anziché essere relegata in un angolo commenti. Ed è un'occasione buona per parlare del vostro meraviglioso progetto.
A presto!
wow, che carteggio intenso ed intrigante! complimenti a tutti!;)
... palando di stravolgimenti, invece, cosa diciamo della superfantastica (per me) seria di macros che tutt'auntratto è diventata robotech incorporando altre due serie che non centravano un mazza?!?!
... piuttosto... ho appena notato la nuova sezione "perle di saggezza": davvero fantastico!!! starei ore a leggere! ;) bravissime!!!
ciao e buon w.e.,
M@;-9
Ciao marcello,
hai ragione riguardo robotech, questo accorpamento di serie diverse tra loro è stato fatto in america dove quando si impegnano maltrattano peggio che da noi gli anime giapponesi.
Tuttavia nonostante questo ti assicuro che robotech è anche abbastanza godibile, l'harmony gold stava per fare uscire una serie sequel in coproduzione col giappone ma per una serie di eventi fallimentari non se ne fece piu nulla, so però che stanno lavorando a un progetto in 3d del quale ho perso traccia.
Oltre a Macross che devo completare (ho solo il primo dvd!!! Sigh) vorrei vedere anche Mospeada (la terza serie in robotech) che a me piaceva moltissimo per contenuti e tecnologie molto simile tra l'altro a macross.
Se vuoi vederti altri sconvolgimenti simili e peggiori a robotech fai una ricerca su google con il nome grandizer...sei avvisato però...tieniti un secchio vicino! ;-)
Ciao e buon week end anche a te
@ arabafenice:
Grazie a te, parlare di aspetti che pochi conoscono è un ottima occasione per fare luce su certi retroscena nonchè un modo per rendere giustizia all'opera dell'autore che l'ha concepita permettendo di limitare l'ignoranza in cui spesso viviamo senza rendercene conto.
A presto!
george_p
ho dirottato la discussione qui:http://lafortezzadellescienze.blogspot.com/2008/06/ufo-robot-project-coming-soon.html
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