[editoria] Ritorniamo al nostro appuntamento
con le iniziative editoriali di
Redazione a Colori, parlando della rivista
WOOW, nata nel 2008 in formato praticamente tascabile A6.
Il titolo palindromo
WOOW che graficamente simboleggia un paio di occhi incorniciati da delle dita
in segno di vittoria (wOOwè stato ispirato da cosplayers in posa per
le foto e ben si presta a rappresentare un mondo dinamico e giovanile quale
target della rivista stessa la quale aveva come principale mission la
divulgazione delleopere del fumettista italiano
Alessandro Colombo, in arte
Kaiser, che si è fatto conoscere con opere come
“L’ombra della Papessa”, “Re
Olocausto, “Nonna Tota”, “Victims” ma anche sperimentando il genere robotico
italiano con “
Godravan”, “Gavarax 1”, “Zeus Goltrum” e “Darvatros Delta 7” che
suonano molto creazioni del diabolico Doctor Hell.
Nella rivista trovavano comunque
spazio anche altri elementi della stessa area tematica: cartoni animati
prodotti dagli anni ’70 al ‘2000, fan art, collezionismo e quant’altro è legato
al merchandising che ruota intorno agli anime. Particolarmente carina la
rubrica sui giocattoli inediti in Italia. Naturalmente non potevano mancare i
contributi degli artisti e interpreti delle sigle tra i quali
Paola Orlandi,
Douglas Meakin, I Cavalieri del Re, il Coro dei Nostri Figli di Nora Orlandi, I
Piccoli Cantori di Niny Comolli, Le Mele Verdi, Nico Fidenco, Oliver Onions,
sempre prodighi di aneddoti e punti di vista curiosi. Chiusa nel 2009 quando
ormai Kaiser ha raggiunto una certa notorietà, la rivista rinacque con una
nuova veste grafica nel 2014 spostando il focus prettamente sui cartoni animati
e i palinsesti delle varie emittenti, dalla Rai a Cartoonito.
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