Scrivo questo post improvvisato dopo aver assistito ieri allo spettacolo dell'incommensurabile Nino Frassica, insieme alla Los Plaggers band, al TeatroTeam di Bari che mi ha ricordato i fasti della televisione di un tempo, quando la TV geniale, sperimentale, leggera e spensierata eppure di qualità andò in onda a due riprese: prima con Quelli della notte (aprile-giugno 1985) e poi con Indietro tutta! (dicembre 1987 - marzo 1988).Un manciata di mesi di messa in onda per farne un pezzo importante della storia della TV, come solo grandi visionari e grandi innovatori come Renzo Arbore possono fare, come anni di altre trasmissioni e pacchi non potranno mai fare.
Vengono tristezza e scoraggiamento a comparare quella TV alla attuale TV del vuoto o del dolore dove, grazie anche a figure come Costanzo e De Filippi, si è dato enorme spazio a gente presuntuosa, arrogante e senza arte né parte e tantomeno educazione, capace di portare in TV il dramma più becero e il nulla cosmico. Lo so che lì fuori ci sono tanti fan di Maria che farò arrabbiare ma è quello che onestamente penso di tutte le tue trasmissioni e, in particolar modo, di Uomini e Donne, elogio della volgarità e dell'analfabetismo. Ma torniamo a noi, ho dedicato già troppe righe a parlare di porcherie che non meritano attenzione.
E' stato invece rincuorante come tutto il pubblico ieri potesse ancora ricordare tutte le parole di canzoni come Grazie dei fiori bis, Sì la vita è tutto un quiz, Vengo dopo il Tiggì, Il materasso e Ma la notte no, tenuta per il finale. Significa che le cose belle e ricche di calore lasciano ancora il segno. Naturalmente lo spettacolo è stato molto più di questo, con la capacità di Frassica di lanciare una freddura dopo l'altra senza tregua - se non stavi attento ti perdevi 3 battute al secondo - nonché la sua straordinaria abilità nell'improvvisazione e il suo talento , come dice qualcuno vicino a me, nell'imbrogliare i fatti, cosa quest'ultima che rende la sua comicità peculiare e distintiva, similare solo a quella di pochi (mi viene in mente il Mago Forest, altro comico che adoro e che probabilmente ne è stato influenzato). Ma per quanto parlerei per ore di una serata che è stata davvero piacevole e divertente e del fatto che ho anche avuto l'onore di stringere la mano del sig. Frassica, lo scopo di questo post è di celebrare quel tipo di TV semplice ma sofisticata per il tanto lavoro autoriale e non solo autoriale che c'era dietro, allusiva ma mai volgare, popolare ma colta che ci divertiva e faceva sognare e ci faceva rimanere incollati alla TV in seconda serata, nonostante quella sonnolenza fisiologica dei giorni feriali, sapendo che all'indomani sarebbe stato faticoso svegliarsi presto a presto per la scuola (come era nel mio caso) o per il lavoro (per i più grandi).
Il format di Quelli della notte prevedeva la presenza di numerosi volti noti della TV che, intrepretando improbabili personaggi, si riunivano nel "salotto" di Renzo Arbore per animare dibattiti sconclusionati e surreali. Per esempio, lo stesso Frassica interpretava un bizzarro frate, Andy Luotto un meteorologo arabo, Maurizio Ferrini (noto anche come la signora Coriandoli) un comunista romagnolo. E' qui chiaro che si trattava della satira del nuovo format, quello del salotto televisivo, che stava prendendo piede e in particolare, in Italia, trovava la sua più popolare espressione con il Maurizio Costanzo Show. E non posso che chiedermi: se Arbore riusciva a fare un capolavoro di satira puntando quelle trasmissioni tutto sommato non male, cosa potrebbe fare prendendo come obiettivo la moderna TV spazzatura?
E in chiusura tutti questi strambi personaggi si riunivano per cantare la sigla, la già citata Ma la notte no.
Il format di Indietro tutta! continuava a essere una satira della TV di quei tempi e dei suoi stereotipi prendendo questa volta di mira i giochi a premi e trasmissioni sempre più attente agli aspetti commerciali, con i messaggi promozionali, e vallette sempre più svestite qui rappresentate dalle ragazze coccodé. Una deriva che nel tempo non ha fatto altro che consolidarsi ed estremizzarsi, soprattutto con l'espansione sul mercato delle reti Mediaset (allora chiamata Fininvest) abbassando gradualmente il livello culturale. Una format che definire profetico è un eufemismo. Divenne trampolino di lancio per nuovi talenti come Francesco Paolantoni, Michele Foresta (mago Forest), Maria Grazia Cuccinotta allora nel ruolo di valletta.
E per non essere da meno ai nuovi format emergenti, anche Indietro tutta! aveva uno sponsor, immaginario sì, ma che sponsor! Era il fantasmagorico Cacao Meravigliao il cui momento veniva accompagno dai sound brasileri della canzone scritta appositamente e cantata da una giovanissima Paola Cortellesi. Ed è con questo momento sponsor che vi lascio portando l'attenzione a quando la TV era colore, costumi, coreografie, risate.
Nessun commento:
Posta un commento