[gameboards] Jaipur è uno dei miei giochi preferiti tra
quelli da fare a due, quelle sere che dopo il lavoro, la cena e le pulizie post
cena, rimane abbastanza tempo per un tris di partite (considerando rivincita e
spareggio annessi) ma non abbastanza da dedicarsi a una cinevisione.
La location è l'India e il giocatore è un
abile commerciante dedito al commercio di merci di diverso grado di valore
(dalla più preziosa alla meno preziosa: diamanti, oro, argento, seta, spezie,
pelle), nel gioco rappresentati da token colorati, con raffigurata la tipologia
di bene che rappresentano, che vanno disposti in maniera ordinata sul tavolo,
organizzati secondo i criteri forniti in
seguito.
Scopo del gioco è accaparrarsi i token, sul
retro dei quali è attribuito un punteggio che, in generale, è tanto maggiore
quanto più preziosa è la merce. Vince il giocatore che alla fine del gioco
riporta un maggiore punteggio.
I token vanno sistemati in righe suddivise per
tipologia di merce, dalla più preziosa, alla meno preziosa e i token di una
stessa tipologia di merce vanno ordinati secondo un ordine di punteggio
decrescente, in maniera che chi per primo acquisterà quella merce, si troverà
premiato da un maggiore punteggio rispetto a chi acquista quella merce
successivamente. Questo non si applica all’argento che ha i token tutti dello
stesso valore.
Il gioco prevede l’utilizzo di un mazzo di
carte raffiguranti cammelli oppure le stesse merci rappresentate nei token.
La mano del giocatore è, all'inizio della
partita formata da 5 carte: il giocatore mette da parte eventuali cammelli
presenti e inizia a giocare con il limite che, durante la partita, la sua mano
non deve mai superare il numero massimo di 7 carte. Vengono sistemate, in riga,
5 carte scoperte, di cui 3 cammelli, al centro del tavolo e accanto ad esse il
resto del mazzo scoperto.
Durante il suo turno, il giocatore fa una sola
fra le seguenti azioni:
1)
Preleva una delle 5 carte scoperte e la rimpiazza con la carta in cima
al mazzo coperto (la sua mano aumentarà quindi di una carta), oppure
2)
Preleva tutti i cammelli eventualmente presenti fra le 5 carte a terra e
li rimpiazza con altrettante carte prese dalla cima del mazzo coperto (i
cammelli prelevati non aumentano la mano del giocatore, in quanto messi da
parte insieme agli altri cammelli già in possesso del giocatore), oppure
3)
Scambia n carte fra le 5 sul tavolo con n carte (cammelli e/o carte
merci della propria mano), oppure
4)
Acquista N token di una certa categoria di merce scartando N carte di
quella merce. Se N è uguale a 3, 4 o 5, il giocatore riceve dei punti extra
rappresentati da appositi token con punteggio a sorpresa (riportato sul retro).
Questi token sono disposti sul tavolo a pile coperte (una pila per il bonus 3
carte, una pila per il bonus 4 carte, una pila per un bonus 5 carte).
Non è consentito fare scambi con un a sola
carta o prendere solo alcuni dei cammelli sul tavolo.
Dietro a un regolamento così semplice si
nasconde un gioco che ha buona profondità che si apprezza già dalla prima
partita ma diventa più evidente man mano che si diventa più esperti nel gioco.
La parola d’ordine è gestire bene i cammelli.
Avere una riserva di cammelli è fondamentale per garantirsi un piatto ricco,
quando si manifesta, ossia poter prelevare, grazie ad uno scambio con cammelli,
più carte interessanti presenti sul tavolo. Tuttavia, per crearsi questa
riserva è necessario prelevare cammelli dal tavolo, con il rischio di
sostituirle con carte, pescate dal mazzo coperto, che possano rivelarsi
preziose per l’avversario.
E’ anche bene cercare il giusto compromesso
tra la necessità di procedere all’acquisto dei token il prima possibile in
maniera da aggiudicarsi i primi della fila, quelli con punteggio maggiore, e la
necessità di aspettare di accumulare 3 o più carte uguali per acquistare i
token per poter ottenere i relativi bonus. In quest’ultimo caso si economizza
anche sul numero di mosse. Alcune volte potrebbe essere vantaggioso anche
scambiare una sola carta per un solo token: questo può essere fatto per seta,
spezie e pelle; per i preziosi, lo scambio deve avvenire con almeno due carte.
Bisogna prestare però anche attenzione alla
carte in mano: rimandare l’acquisto dei token ci può fare facilmente
raggiungere il limite delle 7 carte e metterci nelle condizioni di non poterne
acquisire di nuove, quando sul tavolo ce ne è una che ci interessa
particolarmente.
I più esperti prestano anche attenzione al numero di carte in mano all’avversario e al volume della sua pila di
cammelli per prevedere le azioni che l’avversario potrebbe fare e quelle che sicuramente non potrà fare.
Il gioco termina quando sono andate esaurite 3
tipologie di merce fra le 6. Chi ha più cammelli si aggiudica il token cammello
(punti extra). Ogni giocatore fa la somma dei punteggi attribuiti ai token in
suo possesso e si determina il vincitore.
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