martedì 8 luglio 2008

Pampulu pimpulu parimpampum!

Fu Sally la maga “Maho-tsukai” alla fine degli anni ’60 a sdoganare la bacchetta magica, un enorme successo in patria che portò gli ideatori del progetto ad ampliare il filone della magia, tanto da renderlo popolare non solo in Giappone (con il nome di Majocco) ma anche in tutti i paesi in cui “il prodotto” riuscì ad essere esportato, Italia compresa. E fu così che sui nostri teleschermi arrivarono dal Sol Levante prima a Chappi e Jinny e poi Lily, Cybernella, Bia e Lulù, Lalabel, Creamy, Evelyn, Emie, Sandy dai mille colori e altre ancora. Quello delle maghette è un successo senza precedenti che tutt’oggi prosegue nonostante la qualità non sia più quella di una volta e io sia fermamente convinta che l’ultima vera magia sia stata quella di Sailor Moon.

1966 - Sally la maga.
Sally è una ragazzina che proviene dal “regno della magia”, è di passaggio sulla Terra per capire il comportamento degli umani e come si vive in una società.
1968 - Lo Specchio magico .
La protagonista è Stilly una bambina umana, un giorno lo specchio che il fratello le aveva regalato cade e si rompe. Dai cocci nasce un folletto che dona a Stilly uno specchietto da cipria magico: pronunciando la formula ci si può trasformare in qualsiasi cosa o persona si desideri.
1969 - Una Sirenetta tra noi.
Liberamente ispirato alla celebre favola di Andersen. Jinny è una principessa sirena che vuole vivere come un essere umano per ritrovare un giovane marinaio che ha salvato da una bufera, del quale si è perdutamente innamorata. Il padre seppur a malincuore l’accontenta trasformandola in terrestre però le dona una collana dai poteri magici.

IL MANIFESTO
1. Ogni maghetta deve essere accompagnata da una mascotte, nella fattispecie un cane, un gatto, un orsetto o un animaletto fantasia;
2. L’età della maghetta non dev’essere superiore ai 15 anni;
3. Si può essere maghetta solo per diritto di nascita o per investitura da parte di un folletto o di chi ne fa le veci;
4. La fonte dei poteri magici di una streghetta deve
necessariamente essere uno strumento, possibilmente di marketing vendibile nei negozi di giocattoli;
5. I poteri magici devono essere utilizzati per nobili scopi e non per tornaconto personale.
1971 - I Bonbon magici di Lilly.
Lilly è una bambina di 10 anni che resta orfana, la madre dal paradiso le fa avere delle caramelle magiche, che hanno la capacità di crescere a volontà o regredire fino a diventare un embrione per poi rinascere in qualsiasi altra forma vivente.
1972 – Chappy.
L’intera famiglia di Chappy stanca di vivere nel loro mondo decide di trasferirsi sulla Terra, Chappy però resta in possesso della sua magia che utilizzerà solo nei momenti di estrema necessità. Nel mondo delle maghette fa il suo ingresso il primo assistente: un panda.
1973 – Cybernella.
Durante un incidente aereo Cybernella, figlia di un noto scienziato rimane ferita. L'uomo in preda alla disperazione decide di trasformare la ragazza in un Cyborg come Super-Vicky.
1974 - Bia - la sfida della Magia.
Noa e Bia sono due streghette che abitano nel Regno della Magia delle quali sono candidate al trono, ma solo una di loro potrà diventare regina. La sfida si svolge sulla Terra dove entrambe le ragazze vivono con le rispettive famiglie, a fare da giudice sarà un mago-investigatore-guardone che le osserva in segreto.
1979 - Lulù - l'angelo dei Fiori.
Lulù è l’ultima discendente del popolo dei fiori, è sulla Terra è alla ricerca del “fiore dai sette colori”. Una storia classica con tanto di amici animali (un cane e un gatto che l’accompagnano nel viaggio), il principe azzurro, la strega bella e cattiva che si oppone, varie peripezie e dovereso happy end. La magia di Lulù è racchiusa in una spilla speciale che la ragazza indossa sempre e che le dà essenzialmente il potere di cambiarsi d’abito.

Qualcosa nel mondo delle maghette nei gloriosi anni Ottanta cambia: ai tre temi fondamentali che caratterizzano gli anime majocco ossia fiaba, desiderio delle ragazzine di crescere e vita di tutti i giorni, viene associato il nuovo fenomeno di costume delle idol (ragazze giovanissime che ballano, cantano, recitano e diventano famosissime per pochi mesi). Non c’è giapponese adolescente in quel periodo che non abbia desiderato almeno una volta essere una idol e così il mondo delle maghette si adegua.

1980 – Lalabel.
Lalabel vive nel regno della magia – non sarà un po’ troppo affollato questo regno? - un giorno ruba una valigetta magica al mago Biscus, che infuriato inizia ad inseguirla. Lalabel decide così di rifugiarsi con la sua inseparabile gattina sulla Terra, dove viene “adottata” da un’anziana coppia di coniugi che le fanno da nonni.
1983 - Il magico mondo di Gigì.
Gigì è la principessa del regno di Fenarinasa, viene inviata sulla Terra dai genitori per far tornare a sognare gli esseri umani per salvare il regno della fantasia che altrimenti scomparirà, ogni sogno che lei riesce a far fare ad un uomo viene raccolto e mandato nel regno della fantasia. Grazie alla sua bacchetta magica Gigì può trasformarsi facilmente in una diciottenne esperta in qualsiasi materia. Sulla Terra è accompagnata da un cane, un uccellino e una scimmietta che l’aiuteranno nella sua missione.
1983/84 - L'Incantevole Creamy.
Non ha bisogno di presentazioni la piccola Yu che con la sua bacchetta magica si trasforma nella meravigliosa Creamy, cantante talentosa che farà perdere la testa al bel Toshio e non solo. Creamy/Yu è accompagnata nelle sue vicende da due folletti Posi e Nega, custodi del segreto della bambina: un incantesimo a scadenza. I poteri di Yu dureranno solo un anno e poi Creamy forse svanirà.
1984 - Evelyn e la magia di un sogno d'amore.
Evelyn è una bambina con i capelli blu (dovremmo aprire un capitolo sulle tinture giapponesi) vissuta fino all’età di dieci/undici anni in Africa. Durante il viaggio che la ricondurrà in Giappone, suo paese Natale, l’aereo di Evelyn viene risucchiato in un’altra dimensione. La bambina si ritrova in un pianeta di desolazione, una fata si prende la briga di spiegare ad Evelyn che solo la luce dell’amore potrà far risplendere nuovamente quel mondo. La fata chiede aiuto alla bambina facendole dono di un cerchietto magico che nasconde una bacchetta magica, con la quale Evelyn si trasforma in donna adulta. Naturalmente non mancano folletti e animaletti strani, Evelyn ha tutti i requisiti della maghetta perfetta.
1985 – Magica magica Emi
Lo strano braccialetto che indossa sempre Mai, è il dono di un folletto (Moko) che è sempre accanto a lei, c’è un cuore sul bracciale è magico perché può sempre trasformare Mai in Emi, Emi in Mai. Questa me la ricordo bene, lo ammetto Emi è sempre stata la mia preferita merito delle magie, del cilindro dal quale estraeva qualsiasi cosa, i colori, la sigla bellissima, la trasformazione con le bolle e grande merito anche a Moko perché mi faceva troppo ridere. Ad onor di cronaca io il bracciale con il cuore ce l’avevo.
1986 – Sandy dai mille colori.
Sandy è una brava bambina che ama la natura e il disegno. Avvistata da due folletti (Pico e Paco) mentre salva un fiore da una drammatica recisione, Sandy viene premiata con il dono di una bacchetta magica che ha il potere di trasformare in realtà tutto ciò che lei disegna. Naturalmente la magia non è infinita e quando sta per svanire Sandy viene avvisata dal ciondolo che porta sempre al collo.

Con Sandy termina la lunga carrellata nel mondo delle anime magiche che va’ dagli anni ‘60 alla fine degli anni ’80. Ho volutamente omesso dalla cronologia CUTIE HONEY, CHIKKLE e HELA SUPERGIRL perché poco famose in Italia o addirittura mai trasmesse. Altre maghette le avrò sicuramente perse per strada ma sono sicura che tra di voi ci sarà qualcuno che me le ricorderà.

21 commenti:

ArabaFenice ha detto...

mamma mia, socia, che carellata e che immagini!
Ora passo al contenuto e poi commento:-)

ArabaFenice ha detto...

complimentoni per il post, socia.I miei commenti:

- D'accordo che sailor moon sia stata l'ultima magia, anche se poi sailor moon l'hanno tirato troppo per le lunghe ed è degenerato. a mio parere potevano fermarsi alla seconda serie.il resto è noioso e superfluo.
- Da segnalare la bella sigla di Lulù cantata dai Rocking Horse, grandissimo gruppo, e la sigla di Bia di Del Vecchio. bi-a bi-e ba be bi-e-i.... che il gruppo demenzial di Pig M., i Muchachos'r, ha reinterpretato arrivando fino a zeta-a, zeta-e, za, ze, zeta-i,....
- Lily ha la stessa faccia di astroboy e capitan Jet e un po' anche della principessa zaffiro.
- una peculiarità è che la magia quasi sempre coincide con "trasformazione"
- da notare il tripudio di colori delle chiome: verde per emi, viola per creamy, blu per evelyn
- hai fatto bene a non inserire hela che più che una maga è una supergirl (più che altro meriterebbe un confronto con nanà), con poteri sovraumani sì, ma non proprio magici
- dubbio: quali sono invece i maghetti? in questo momento, a me viene in mente solo Johnny di è quasi magia...

Melpomene ha detto...

Ho trovato un blog per me!Io adoro i cartoni animati...specialmente questi con cui sono cresciuta!oggi invece non si capisce più nulla
X-(...prima si dava largo spazio alla fantasia...tanto che io fingevo di vestirmi da sailor moon sotto la sigla che mi ero accuratamente registrata!:P...tornerò a trovarvi!Il blog è bellissimo!!

Gianna ha detto...

Sì è bellissimo e unico!

aeo ha detto...

Io invece ho osservato un'altra coincidenza non sono solo le maghette ad avere una "mascotte", il supporto all'eroe/ina principale è presente in tutti i cartoni di orgine nipponica, non sono esenti i super robot (non sono mascotte ma sono sempre dei supporter), il più delle volte sono degli escamotage, un veicolo, per far "parlare", per tirare fuori i pensieri dell'eroe/ina di turno e spesso assumonoo il ruolo del grillo parlante di collodiana memoria.
Altra cosa osservata è che mentre fino alla fine degli anni '80 l'eroe'ina è spesso in solitario, si assiste ad un evoluzione, ora si va in squadra a iniziare da saylor moon (la prima che ho visto in squadra) e da allora quasi tutti i cartoons moderni tendono ad essere composti da almeno tre elementi (l'eroe/ina spesso irrecuperabile ma con un cuore grande così, l'intelligente, e l'irruente che, a pari età, ha una vita molto più navigata).
Oggi mi sono allargato parecchio e sono stato un tantinello O.T., chiedo scusa.
Complimenti per il bell'articolo!
adb

ArabaFenice ha detto...

@ adb
macché OT! lo chiamerei approfondimento e i commenti servono proprio ad approfondire, anche se parliamo di argomenti molto leggeri.
quoto il commento. l'elemento della mascotte è presente anche in altri cartoni animati e a volte la presenza è addirittura forzata, nel senso di completamente inventata rispetto al manga a cui è ispirato l'anime. ti faccio due esempi: candy candy e georgie. La prima è accompagnata dal suo fedele "gatto" (in realtà è un procione lavatore) CLEAN (pulito perché appunto lavatore); la seconda dal koala LOOP nell'infanzia e dal cane Barone William Adam Junior quando, adolescente, la sua storia si sposta a Londra. Nel manga non c'è traccia né di Clean, né di Loop, né di Junior che sono pure invenzioni della versione animata.
Interessante anche l'osservazione. Nelle serie robotiche o "androidi" come non ricordare Flender, il fido cibernetico di Kyashan, il cane di Daigo del cartone Gordian e Barone il cane che, nella serie Polymar, è l'unico a conoscenza della vera identità dell'eroe polimerico.

Pensando alle analogie fra le varie serie di maghette, c'è il fatto che le trasformazioni sono sempre accompagnate da assurdi movimenti del corpo, con i quali spesso la bacchetta magica traccia dei veri e propri disegni, associati ad ancora più assurde frasi come quella del titolo del post (pimpulu pampulu parimpampum) o "gira e sfera, il desiderio si avverà..." o "tekemaiamaia-o".Con la magia si manifesta una pioggia di polvere di stelle. E' interessante notare come le nostre beniamine quando si trasformano in ragazze più grandi assumono abiti e look diversi ma quando tornano bambine portano sempre gli stessi identici abiti, che probabilmente non laveranno mai.

Annarita ha detto...

Ciao Araba, ciao Glitter. Fantastici gli ultimi post. La qualità e la ricchezza dei contenuti è in crescendo in questo blog. E'una vera sinfonia di colori, suoni e immagini:)
I miei alunni troveranno un ricchissimo materiale per conoscere nel modo migliore un'epoca magica.
Bravissime...

Volevo informarvi che per tutto luglio e agosto (sarò a Gallipoli) avrò a disposizione soltanto una precaria connessione via cellulare per cui mi farò viva per come mi sarà possibile.

Araba come posso contattarti via email? Avrei qualche informazione da passarti!

Su websomethingelse puoi trovare il mio indirizzo di posta elettronica nel mio profilo. Potresti inviarmi una mail alla quale poi risponderò, contattandoti.

Bacioni
annarita

aeo ha detto...

Cara araba, con me sfondi una porta aperta... sai trovo piacevole poter parlare di questi argomenti ad un gradino leggermente superiore rispetto a quanto riesco a fare con altri miei coetanei, i cui commenti si limitano a frasi tipo: "ma ti ricordi di.." nulla di filosofico
:(
Adb
P.S.: cmq non è da trascurare neanche la componente leggermente erotica delle trasformazioni delle nuove maghette (con quella silhouette vedo e non vedo) che con il passre degli anni diventa sempre più osè

aeo ha detto...

Però ero passato per comunicarvi che ho assegnato un premio al vostro blog (non voletemene male, sono le regole....)
Un abbraccio.
adb

ArabaFenice ha detto...

@ annarita
Ti ringrazio dei complimenti e mi scuso se, invece, da te mi faccio viva di tanto in tanto. Cerco di fare del mio meglio per aggiornare i blog, rispondere ai commentatori e visitare i blog degli amici ma sono cose che faccio quasi esclusivamente nella pausa pranzo e nelle pause di lavoro (comunque dall'ufficio) a causa del "doppio lavoro". Dopo l'ufficio infatti ho giusto il tempo di portare la pappa alla mia adorata colonia felina per scappare alla salumeria del mio ragazzo che aiuto stando alla cassa.
Conosco molto bene la zona di Gallipoli, ci sono andata ogni anno in vacanza per una decina d'anni, insieme al mio ex-ragazzo i cui genitori sono originari di qulle parti. Andavo quasi sempre al mare vicino al Ponticello, nei pressi dell'Holiday beach.
per contattarmi puoi utilizzare il form contatti su nonsologiovinazzo.blogspot.com.
Si trova in fondo alla pagina e gira il messaggio direttamente sul mio indirizzo di posta elettronica. In questa maniera non ho problemi di spam.:-)

ArabaFenice ha detto...

@ adb
le tue parole sono musica per le mie orecchie:-)
le trasformazioni di ora sono più audaci ma non esenti dalla mano pesante della censura. Credo che negli originali si veda molto di più di quel che da noi è un vedo-non-vedo.
nella pausa pranzo vengo a ritirare il premio:-)

Mirtilla ha detto...

li ricordo eccome!!!
mamma che bei tempi ;)

Gianna ha detto...

Diventate sempre più "portentose".
Buona giornata,ragazze!

Gianna ha detto...

Diventate sempre più "portentose".
Buona giornata,ragazze!

Annarita ha detto...

Carissima Araba, non devi scusarti. Capisco benissimo che fai del tuo meglio:).

Quando si dicono le coincidenze!!! Io sono a Rivabella di Gallipoli e faccio il bagno tutti i giorni al ponticello!

Adesso sto scrivendo il commento guardando il mare dal balcone:).

In quanto all'informazione, posso lasciarla qui, non è una faccenda privata. Volevo condividere con te, dato che Scientificando e la Fortezza delle Scienze sono ormai legate da un fil rouge (a proposito sono molto contenta che tu abbia trovato il tempo di inserire il link a Scientificando nella sidebar).

Dicevo dell'informazione...

Scientificando è stato segnalato dalla rivista Scuola e Didattica, qui:
http://www.lascuolaconvoi.it/or4/or?uid=LASCUOLA.main.index&oid=46783&uidy_21=LASCUOLAnews.ESYnews.index&idnews=649&datefrom=&dateto=&storico_config=1&pauseit=1&scrolling_vertical=0&marqueewidth=&marqueeheight=&marqueespeed=1&search_text=&is_ricerca=&canali=49&canali_par=

Ecco, mi ha fatto piacere informarti della cosa dato che i nostri due blog mi auguro collaboreranno sotto l'aspetto didattico, in futuro.

Bacioni e a presto.
annarita

Anonimo ha detto...

Altri ricordi d'infanzia...indimenticabili periodi.

Non ho mai visto sailor moon nè quasi magia johnny (anche se quest'ultimo l'ho apprezzato invece nella pubblicazione del manga soprattutto per quello che veramente era e mi è piaciuto anche se non l'ho seguito fino alla fine) ma le prime serie trasmesse da noi negli anni 80 le ho viste quasi tutte, da Gigi a Lalabel (che prediligevo fra tutte) e Bia.

Per i maghetti, Johnny forse non lo considererei un mago vero e proprio (anche se dopottutto...) però vorrei ricordare il mago pancione , che da pivvolo guardavo sempre, poi non so se potrebbe rientrare Monkey (alla fine sarebbe il dio Goku) in tale categoria, da quel che ricordo faceva uso di poteri magici ma è da almeno 20/25 anni che non mi capita di vedere una puntata di quella serie.

A presto molto presto.

Ciao

Anonimo ha detto...

Sostituire nel post precedente "pivvolo" con "piccolo"....mi pare più appropriato :D

ArabaFenice ha detto...

@ mirtilla
proprio bei tempi!

@ stella
grazie, sei gentilissima!

@ annarita
complimentoni, per chi ha la passione dell'insegnamento come te - e si vede che non hai un approccio nozionistico ma un approccio teso a incuriosire ed interessare i ragazzi - deve essere un bel traguardo. grazie per averlo condiviso con noi anche se temo che ci stai un po' sopravvalutando attribuendoci una funzione didattica...ciao, a presto:-)

@ george_p
è sempre un piacere ri-leggerti!
vero, il mago pancione. anch'esso fa parte del filone magico anche se, con il suo tratto più comico, non è assimilabile alle maghette qui illustrate superbiamente dalla socia.
ecco, credo che non ci siano versioni maschili, secondo il manifesto postato, del filone "maghette". di ragazzini che usano la magia per trasformarsi in ragazzo più grande e togliere così le castagne dal fuoco all'amico di turno che ha bisogno di aiuto mi sa che non ce ne sono...

Annarita ha detto...

Araba, non credo di sopravvalutare il lavoro tuo e di Glitter;).

In quanto all'attribuzione di una funzione didattica...fidati! Ho "l'occhio policlinico", come direbbe il buon Totò.

Un abbraccio
annarita

GlitterVictim ha detto...

Menomale che c'è la mia socia! Pronta e svelta Araba è la tastiera-commenta-post più veloce della blogosphera e menomale perchè se aspettate me che in questo periodo sono più latitante di un ricercato, state freschi.

Ho visto con piacere che avete apprezzato il post sulle maghette e ne sono contenta, a parte Johnny questo è davvero un universo femminile così come quello dei robot è prettamente maschile che poi sia l'una che l'altra categoria siano destinate ad entrambi i sessi, questa è un'altra storia.

Un ringraziamento speciale ad Annarita per la notevole considerazione che ci sta riservando, anche se concordo con la mia socia nel dire che forse ci sta un po' sopravvalutando non nego che la cosa ci faccia particolare piacere. :)

Giangidoe ha detto...

Volevo solo segnalare il crossover MAJOKKO CLUB, edito anni fa da Yamato.
Non l'ho mai visto, ma quando uscì in Italia fu pubblicizzato più come un'operazione nostalgica che come un preludio al ritorno del fenomeno mghette.
Ad ogni modo, mi permetto di contestare bonariamente Arabafenice: la serie più bella di Sailor Moon secondo me è stata la terza.
E la puntata finale in cui Sailor Moon esce dalla catastrofe con in braccio la rinata Ottavia è (fu) pura emozione! :)