lunedì 9 febbraio 2009

La nave e il Commodoro


Da piccolo, sono stato uno di quei bambini decisamente videogame-dipendente. Oltre ad andare spesso in sala giochi a bruciare migliaia e migliaia di lire a settimana, ho avuto dapprima un Atari 2600 e, successivamente, un più serio Commodore 64.
In realtà, quando ricevetti il C64 nel natale del '90 ancora non sapevo che la grafica dei giochi per esso concepiti fossero lontani anni luce da quelle che avevo imparato ad amare nelle sale giochi, o da quelle più accattivanti delle semplici console più in voga all'epoca.
Con la scusa che il Commodore era soprattutto un "computer", mio padre me lo regalò in realtà per cimentarsi egli stesso nella programmazione in Basic. A me disse che quella scelta era stata operata per unire il divertimento "puro" dei videogiochi alla speranza che io potessi gradualmente cimentarmi nella programmazione.
In realtà, come prevedibile, i miei otto anni mi portarono ben lontano da qualsivoglia intento programmatorio, e mi spinsero invece in una sempre più avida accumulazione di giochi.
Non mi dilungherò in un discorso retorico e nostalgico sulle vecchie cassette del Commodore, sugli estenuanti tempi di caricamento, sulle ore spese davanti allo schermo a maturare nuovi tic nervosi.
Qui mi soffermerò qualche riga solo sul ricordo delle musiche.
In realtà, la mia cultura di videogame e di musica dei videogame è relativamente limitata. Quello che posso dire è che -col senno di poi- oggi mi rendo conto di come alcuni giochi, per quanto non particolarmente innovativi, giocabili o avvincenti, siano da me stati ossessivamente caricati ed avviati per la trascinante suggestione creata dalle loro musiche di sottofondo.
E le colonne sonore che si imprimevano più facilmente nella memoria e nel sistema nervoso erano indubbiamente quelle dei giochi a sfondo spaziale, per quella che è stata la mia esperienza personale.

Nello spazio che segue, senza dare alcuna descrizione dei giochi in questione, mi limito a postare il mio podio personale sul tema affrontato. Con file musicale, opportunamente recuperato, per ciascun gioco.
E' forse interessante notare che si tratta di giochi dello stesso, proficuo e fortunato, anno di produzione.

3) R-type (1987)

Ecco un remix del tema musicale.

2) Hades Nebula (1987)

Ecco un remix del tema musicale.

1) The Tube (1987)
Oltre a postare anche qui un remix del tema musicale, mi sembrava il caso di postare la copertina del gioco in un formato leggermente più grande delle precedenti:



E solo con questa immagine, così narrativa ed efficace, io vedrei aprirsi un ideale -ed utopico- saggio sull'analisi semiotica delle copertine dei vecchi arcade.
Mannaggia a me e ai miei sogni editoriali strampalati.

A proposito di sogni strampalati: qualcuno sa percaso dove poter reperire le riproduzioni fedeli (e non remixate) dei temi musicali dei vecchi videogame? Siti, cd, qualunque cosa.
Sto attraversando una fase molto nostalgica.
Sarà effetto del fuso orario...

3 commenti:

ArabaFenice ha detto...

il retrogaming è una delle tante passioni e il commodore 64 ha un posto particolare perché è l'unico che mi sia potuta permettere.
potrei stare ore a citare titoli ma se la metti sul piano delle musiche come non citare: super mario, pengo, tetris, bubble bobble, ghost n' goblin e wonderboy. e ricordo con molto piacere anche la musica classica, in versione elettronica, del videogame di asterix.

Giangidoe ha detto...

Oh mio dio:
Super Mario... Tetris... Ghost'n Goblins... Bubble Bobble...
Ma soprattutto:
WONDER BOY!

Araba, quando ci incontreremo di persona, posso offrirti una cena?
;)

PS: però io, di Wonder Boy, sono affezionato soprattutto al tema del capitolo "Super wonder boy in Monsterland"...

ArabaFenice ha detto...

mi spiace che non ne sia capitata l'occasione. dopo questo post sono sempre più convinta che gli argomenti di conversazione non mancherebbero di certo.:-)
anche estendendo l'incontro al mio ragazzo, così appassionato di videogames.