venerdì 23 maggio 2008

La famosa invasione dei puffi a Milano.



Milano, 16 maggio 2008 il Castello Sforzesco è sotto assedio.

Un gran peccato, il raduno più puffoso che l'Italia abbia mai avuto l'occasione di ospitare è stato caratterizzato dal maltempo, sarei andata molto volentieri a caccia di un puffo ricordo da colorare ma la pioggia incessante mi ha davvero fatto passare ogni voglia di evasione dalle mura domestiche. Fortuna che in giro per le strade di Milano i puffi non erano soli, c'erano tanti bambini e le telecamere di Studio Aperto a testimoniare il passaggio dell'esercito blu.



La tappa milanese fa parte di un tour mondiale per celebrare i puffi: 50 anni e non sentirli.

domenica 18 maggio 2008

Ape Maia VS Ape Magà

Siori e siore, assisterete oggi allo scontro fra due giganti dell'animazione bucolica sfornata negli anni 80. Le due api più famose della TV a confronto:
L'APE MAIA:

Le avventure di una simpatica, solare e vivace apetta che si allontana dall'alveare per scoprire il resto del mondo, accompagnata dal pigro e fifone Willi e dai saggi consigli della cavalletta Flip. Una storia educativa e pedagogica che, meglio di qualsiasi lezione di scienze, mi ha insegnato nomi, caratteristiche e abitudini del microcosmo di animaletti che abitano i prati. Che, diversamente di quanto si può dire dai bambini cellularizzati di oggi, erano anche il nostro territorio di gioco. Prodotto dalla Nippon Animation.


L'APE MAGA':

Le avventure di un ape coraggiosa che, sopravvissuta all'attacco al suo alveare da parte di perfide vespe, si mette alla ricerca della sua mamma, l'Ape Regina, e di sua sorella Alli, entrambe fuggite in seguito all'attacco. Ancora una serie di incontri che ci hanno permesso di scoprire il mondo degli insetti e dei piccoli animaletti.Prodotto dalla Tatsunoko.



CONFRONTO:
- L'ape Maia è un anime più spensierato, più gioioso; Magà ha un taglio più drammatico.

MAIA 0 - MAGA' 0 - Perché è una questione di gusti.

- Maia è femmina, Magà è maschio (infatti, il suo vero nome è Hutch. Misteri dei doppiaggi italiani).

MAIA 1 - MAGA' 0 - Perché questo è un blog che tiene per le femmine, non si accettano contestazioni

- L'ape Maia ha ben 4 sigle:
1) L'ape Maia cantata da Katia Svizzero (clicca per ascoltarla)
2) L'ape Maia vola a casa sempre cantata da Katia Svizzero (clicca per ascoltarla)
3) L'ape maia va cantata da Katia Svizzero che probabilmente aveva preso l'appalto (clicca per ascoltarla)
4) Ape Maia cantata - e questa volta si cambia! - da Katia Svizzero con I Pungiglioni (clicca per ascoltarla)
L'ape Magà ne ha solo una cantata dalla divina Georgia Lepore con il coro I nostri figli (clicca qui per ascoltarla)

MAIA 2 - MAGA' 0

[Ricordo che per ascoltare le canzoni senza sovrapposizioni, dovete spegnere il player a destra cliccando sul tasto "pausa", il primo a sinistra fra i bottoni - lo dico perché ho scoperto, con la meraviglia con cui l'uomo primitivo scoprì il fuoco, che esistono idnividui che non hanno idea di come si faccia]

- Se non ci fosse stato Magà non avremmo mai potuto godere di questo spettacolo:






....in conclusione, STRAVINCE L'APE MAGA'!!!!!!!

giovedì 15 maggio 2008

Quiz-mania: quanto sei anime-addicted?

Da diversi anni girano in rete dei quiz in formato excel che, date delle immagini dei nostri beniamini protagonisti dei cartoni, vi sfidano, a colpi di memoria, a ricordarne il titolo. Chi di voi non ne ha mai ricevuto uno? Ammettetelo, quanti pugni vi siete dati sulla capoccia perché “sììì! Questo me lo ricordo!! Ma…acc… come si chiamava??! Uff…, che testa!Perché non me lo ricordo!!”?
Quanti spuntini di unghie umane, le vostre, vi siete fatti davanti al diabolico 100 Cartoon Quiz?
Se dopo aver preso atto dello scarso punteggio, avete ripiegato il foglio excel e lo avete riposto in un cassetto della memoria dove poterlo dimenticare, testimone scomodo di una cocente sconfitta, ora ci sono io a mettere il sale sulle ferite e a ricordarvi che è sempre possibile ri-cimentarvi in questa sfida!
Dunque, siori e siore, vi propongo i link da cui scaricare alcuni quiz che ho risolto, pavoneggiandomi per la mia memoria d’elefante (memoria imbattibile almeno per quanto riguarda tutte le cose non essenziali…), davanti a chi, incredulo, non mi vedeva sbagliare un sol colpo….puah! Gente di poca fede! Che si aspettavano da una che si ricorda pure degli Erculoidi ?(ma è più cacofonico Erculoidi o Thundercats)?

Quiz 1 (100 cartoni): SCARICALO QUI

Quiz 2 (101 cartoni): SCARICALO QUI

Quiz 3 (56 cartoni): SCARICALO QUI

Quiz 4 (ancora 56 cartoni): SCARICALO QUI

Quiz 5 (tutti robot): SCARICALO QUI

Oltre a questi ci sono dei quiz fatti da me-proprio-io. Li hi raggruppati per livello: facile, medio, difficile ed esperto e, inoltre, il quiz “indovina il personaggio” . Ecco i link per scaricarli:

LIVELLO MEDIO - SCARICALO QUI

LIVELLO DIFFICILE - SCARICALO QUI

LIVELLO ESPERTO - SCARICALO QUI

INDOVINA IL PERSONAGGIO - SCARICALO QUI

Il file del livello facile non lo trovo più (se non lo metto a disposizione non è per snobbismo intellettuale:-P) – anzi se in ascolto c’è qualcuno che ne è in possesso, visto che l’ho fatto circolare come una catena di Sant'Antonio, può fare pervenire il file orfano alla sua genitrice, inviandolo all’indirizzo di posta elettronica specificato nel file stesso (è un indirizzo con dominio iol.it).

Scaricatevi i files, quindi, e cimentatevi a risolverli! E se avete qualche difficoltà, conoscendo tutte le soluzioni, potrò darvi un aiutino, basterà specificare nei commenti il numero del quiz e il numero del cartone!:-) . O, al limite, tra qualche tempo faccio l'upload dei file risolti:-)

lunedì 12 maggio 2008

Don’t say goodbye

Le riconoscete queste facce?

Ebbene si sono proprio loro: i Bee Hive, la mitica band che negli anni '80 fece sognare orde di ragazzine in leggings dai colori sgargianti .
Dopo la tanto attesa reunion ecco i nostri eroi calcare nuovamente i palcoscenici delle piazze italiane a partire da Milano, dove proprio in questi i giorni, il gruppo ha presentato il nuovo singolo dal titolo Don’t Say Goodbye.

La band protagonista del telefilm Kiss Me Licia torna in scena con il nome di Bee Hive Reunion è formata dai membri originali: Manuel “Matt” De Peppe (batteria-piano-voce), Pasquale “Mirko” Finicelli(voce), Sebastian “Satomi” Harrison (tastiere), Luciano “Paul” De Marini (chitarre) e dal nuovo acquisto Tony Amodio (basso-voce).

In attesa di vedere il comportamento del singolo nelle classifiche, vi lascio con un piccolo cadeau musicale:




Link utili per rivedere e saperne di più sui Bee Hive:
BEE HIVE: IL SITO DEL MITICO GRUPPO!!!
Kiss Me Licia - Wikipedia
Bee Hive su MySpace
Bee Hive Reunion su My Space (Qui puoi ascolare il nuovo singolo e vedere le date del tour in costante aggiornamento).

Se avete voglia di fare un altro tuffo nei magici anni ottanta, cliccate i titoli delle seguenti hit per ascoltare i Bee Hive versione cartoon.
Baby I love You
Fire
Freeway
Lonely Boy

venerdì 9 maggio 2008

Cartoni e Citazioni

Il mondo dei cartoni - come del resto ogni forma di espressione dell’uomo – è ricco di citazioni ed è a sua volta oggetto di citazione. I riferimenti sono fisiologicamente dipendenti dal particolare momento: dalle mode, dai personaggi in voga, da ciò che riscuote il consenso del pubblico. Insomma, da quelli che si possono definire genericamente modelli di successo, filoni cinematografici compresi.
E’ accaduto anche per la serie robotica Daitarn III il cui protagonista, Haran Benjo, è disegnato ricalcando la personalità da vincente di James Bond, l’agente 007 : ai tempi della produzione del cartone (1978), infatti, si sentivano ancora gli echi dei successi riscossi ai botteghini dei film degli anni 60, ispirati al romanzo di Ian Fleming. Ed è così che Haran Benjo viene concepito coraggioso, intrepido, irriverente, sicuro di sé, un po’ sborone e consapevole del notevole ascendente che esercita sulle donne. Non a caso è sempre accompagnato da due bellezze sinuose (Beauty e Reika), una bionda e una bruna neanche fossimo al Festival di Sanremo, con le quali fa spudoratamente il lumacone, godendosela per la loro rivalità.
Ma il riferimento più chiaro è nella scena in cui Haran Benjo spogliandosi della tuta da combattimento mostra lo smoking indossato sotto di essa, proprio come faceva Sean Connery, in Missione Goldfinger, togliendosi la muta da Sub. Ma Haran Benjo, così abile nei combattimenti a mani nude con i meganoidi, conoscitore delle mirabili tecniche delle arti marziali, ha subito di sicuro l’influenza dei grandi maestri del Karate a cui, in quegli anni, il cinema offriva grandi spazi (pensiamo a film di Bruce Lee…).
Ci sono personaggi, quelli dei grandi romanzi storici ad esempio, che sono sempre buoni per catturare l’immaginario del pubblico. D’Artagnan, come pure Don Chisciotte, è uno dei personaggi romanzeschi che ha più ispirato produzioni cinematografiche e televisive. Lasciando stare le produzioni che si ispirano più o meno liberamente al noto romanzo I Tre Moschettieri di Dumas (nell’ambito dell’animazione ricordiamo sia l’anime giapponese D’Artagnan e i moschettieri del re, il cartone I tre moschettieri firmato Hanna & Barbera e la versione antropomorfica D'artacan ), penso principalmente alla serie robotica Daltanious. Ma cosa c’entra D’artagnan con il gigante d’acciaio Daltanious? Lascio parlare le immagini:

Raffigurazione dei moschettieriDaltanious


Sul robot è raffigurata la croce di Malta, il simbolo caro ai moschettieri, le cui otto punte rappresentano le otto virtù della cavalleria.
Del resto, il nome Daltanious (in originale Daltanias, il titolo giapponese significa: Daltanias, il robot del futuro) è una storpiatura di D’Artagnan(1) e, come recita la mia bibbia (2), in Daltanious, il nome del protagonista è Tate Kento dove Tate vuol dire "scudo", mentre Kento vuol dire letteralmente "spadaccino". Quindi Tate Kento vuol dire letteralmente "spadaccino dotato di scudo", spadaccino scudato. E la cosa si richiama perfettamente alle atmosfere da "tre moschettieri” da cui l'anime è ripreso.
Infine, Daltanious ha il leone sul petto perché è un robot che nasce dalla fusione con un leone meccanico, Beralios. E non è il leone proprio il simbolo della regalità?
Ma la croce di Malta è anche un simbolo legato alle crociate e, quindi, alla religiosità. E sono tanti i riferimenti religiosi/biblici in Daltanious: il fuoco purificatore della spada del robot, ancora il leone simbolo biblico di giustizia, la croce disegnata sui nemici nell’attacco decisivo.

Anche i cartoni sono oggetto di citazione nelle più disparate opere e, soprattutto, nei cartoni stessi. Rimanendo nell’ambito delle serie robotiche, Trider G7 rende spesso omaggio ad altri colleghi robot, in particolar modo, a Daitarn III e a Gundam. In più di un occasione, infatti, uno dei protagonisti guarda alla TV proprio una puntata di Daitarn III o di Gundam e famosa è la scena del luna-park dove al banco di un tiro a segno, compaiono come bersagli le sagome di questi due robot.


In Trider G7 la TV trasmette Gundam e Daitarn III


Ma la più citata è probabilmente Lady Oscar, che compare in svariati cartoni tra cui Pokemon e Hamtaro. La citazione più celebre è nella puntata della seconda serie di Lupin III intitolata “Folle Amore a Versailles” nella quale Lupin conosce Oscar, subendone il fascino nonostante la creda un uomo. Questa la trama che, per mancanza di tempo, riprendo dal sito http://www.larosadiversailles.it/:

Lupin riceve una lettera da Oscar, che lo invita a rubare la corona di Maria Antonietta. I due s'incontrano davanti alla statua di un uomo pietrificato - secondo la leggenda - dalla stessa Maria Antonietta. Oscar accompagna Lupin a Versailles con la sua carrozza. Durante il tragitto il ladro appare visibilmente affascinato dal ragazzo. Giunti a destinazione, Oscar spiega a Lupin che dovrà riuscire a prelevare la corona nascosta dietro 1 degli 800 specchi dell'omonima sala con l'accortezza di non infrangerne più di due onde evitare l'autodistruzione dell'intero palazzo. Prontamente Lupin intuisce che la chiave del mistero è l'anello di rubini indossato dalla regina fino alla morte ed ora in suo possesso. Ma all'improvviso la luce si spegne e l'anello scivola dalle mani di Lupin. Ma sarà l'anello stesso a risolvere l'enigma: urtando il pavimento illuminerà con un fascio di luce il nascondiglio della corona. Oscar, in possesso del suo bottino, addormenta Lupin con uno spray soporifero e lo getta da una scogliera insieme alla carrozza. La corona, dotata di poteri magici, sembrerebbe l'unico mezzo per ricongiungerla al suo amore. Si appresta così a raggiungere la Normandia pilotando un piccolo aereoplano. Lupin salvato da Goemon e Jigen, intercetta il ragazzo (di cui ammette di essere innamorato) lo raggiunge ritrovandosi nel bel mezzo di un inseguimento aereo sulla città di Parigi con alle costole gli uomini del Giglio Nero (associazione per la rifondazione dell'aristocrazia). Saranno Lupin ed Oscar ad avere la meglio recandosi presso la sede del Giglio Nero ed uccidendo il capo. Giunti in Normandia Lupin sfida Oscar in un duello con la spada durante il quale il ladro strappa il vestito ad Oscar scoprendola una ragazza. Nel finale Oscar, priva di veli, si avvicina alla statua del suo Andrè e, bevuta la pozione magica custodita dalla corona rubata, si pietrifica coronando il suo sogno d'amore.

Una citazione simpatica di Lady Oscar la si trova anche in una puntata di Ranma: protagonista di tale puntata è un capricciosa pattinatrice, Azusa, con il vezzo di impossessarsi di tutto ciò che cattura la sua attenzione, che darà filo da torcere ad Akane perché vorrà a tutti i costi impossessarsi del maialino P-Chan (accudito da Akane) che ella insiste a chiamare Charlotte. Nel finale, la stravagante Azusa abbandonerà questo proposito perché riuscirà ad accaparrarsi il panda (nel quale si trasforma Genma, il padre di Ranma) e se ne sentirà appagata. Solo nell’ultima scena, con il panda vestito dell’uniforme di Lady Oscar, si comprende che la ragazza ama collezionare peluches e animali veri per agghindarli e ribattezzarli ispirandosi ai vari personaggi della storia, appunto, di Lady Oscar (nelle intenzioni della ragazza P-Chan avrebbe dovuto essere la contessina Charlotte, figlia della contessa di Polignac). In questi casi non è la storia di Lady Oscar a essere citata ma proprio il cartone: in Lupin, infatti, lady Oscar appare disegnata con le stesse fattezze dell’anime giapponese che la vede protagonista (anche se il tratto è più morbido, più rotondo) mentre l’uniforme indossata dal panda/Genma è proprio quella di Oscar al comando delle guardie reali. Qualcuno ricorderà che Mila, la protagonista di Mila e Shiro due cuori nella pallavolo in più di un’occasione dice di essere la cugina di Mimì di, appunto, Mimì e le ragazze della pallavolo. Un'altra citazione? Niente affatto, è una delle strabilianti quanto inutili e immotivate iniziative dei ri-doppiaggi made in Mediaset .
Le citazioni si sprecano quando i cartoni hanno la stessa paternità: è il caso per esempio dell’accoppiata Dragonball/Il dottor Slump e Arale o delle opere d’arte firmate Leiji Matsumoto: Galaxy Express 999, Capitan Harlock, Starblazers, Queen Esmeralda, La regina dei mille anni, si citano vicendevolmente. Ad esempio, al termine del viaggio di Galaxy Express si scoprirà che Maetel è la sorella delle regina Esmeralda e la ex-compagna di Harlock. In questo caso, però, forse è più lecito parlare, più che di citazioni, di storie parallele che si muovono nello stesso narrativo, incrociandosi di tanto in tanto.

(1) http://www.centraldocinema.it/recensioni/apr03/daltanious.htm
(2)
http://www.encirobot.com

Altre citazioni e approfondimenti: http://www.encirobot.com/5info/cit-anime.asp

Il ritorno di Speed Racer



Esce oggi nelle sale cinematografiche Speed Racer , l’attesissimo (almeno per me…) film dei fratelli Wachowski ispirato a Super Auto Mach 5, il vecchio anime giapponese (1967) - un vero cult nel genere delle corse ad alta velocità - prodotto dalla Tatsunoko famosa casa, madre, fra la miriade di produzioni, delle famiglie Yattaman/I predatori del tempo/Calendarman e Kyashan/Gatchaman/Hurricane Polymar/Tekkaman.
Un film attraversato da un filo conduttore: la competizione sportiva calata in un futuristico universo variopinto e tecnologicamente stra-avanzato. Quindi, competizione e tecnologia, velocità e ingegno: praticamente gli ingredienti che caratterizzano anche l’anime dove - ricordiamo - la Mach 5, guidata dall’intrepido Speed Racer (Go), anche più della supercar televisiva, è dotata di una serie di accessori ipertecnologici che le consentono di superare trappole e scorrettezze, messe in atto dagli sgherri della scuderia Racer X, in gare automobilistiche in cui tutto è concesso, un po’come nelle più scanzonate e umoristiche Wacky Races. Nel film Speed sogna di diventare un campione in barba alle corporation che cercano di corrompere lui e l'artigianale lavoro di suo padre, costruttore della Mach 5.
Dal trailer mi sembra che nel film siano presenti anche il fratellino di Go e lo scimpanzé Chirinchi, elementi di simpatia e comicità nell’anime.
L’anime fu accolto con entusiasmo dal pubblico, soprattutto dal genere maschile (del resto, è difficile che un maschietto che non si lasci catturare dal rombo di un bolide in pista!) come accadde anche ad altre serie dello stesso genere: Ken Falco, Grandprix il supercampionissimo, Supercar gattiger, A tutto gas. Dell’anime merita una speciale menzione la sigla, interpretata dalla mitica e sempre-verde band I cavalieri del re.
Stessa fortuna mi aspetto dal film: l’attore protagonista, Emile Hirsch, reso molto somigliante al Go animato, sembra incarnarne perfettamente anche lo spirito; i fratelli Wachowski, quelli di Matrix, sono garanzia di spettacolarizzazione spinta, le auto futuristiche e le velocità da brivido annunciano coinvolgimento e divertimento per tutta la famiglia. Nel cast anche Christina Ricci nel ruolo di Trixie.
Speed racer: da oggi, al cinema

Link consigliato: http://www.speedracer.com/ - sito ufficiale dell'anime

LA VIDEOSIGLA DELL'ANIME SUPER AUTO MACH 5



IL TRAILER DI SPEED RACER



Photo-credits: http://www.tv.pop-cult.com/, http://www.popcritics.com/, www.anime.com

martedì 6 maggio 2008

Per il potere di Grayskull!

Io sono Adam, principe di Eternia, il difensore dei segreti del castello di Grayskull, questo è Cringer il mio eroico amico. Scoprii di avere certi favolosi poteri segreti il giorno che sollevai verso il cielo la mia spada magica e dissi: "Per la forza di Grayskull, la grande forza è con me!!". Cringer diventò il possente Battlecat e io diventai He-man, l'uomo piu forte e potente dell'intero universo. Soltanto in tre sono a parte del mio segreto: la nostra
amica Sorceress, Man-at-arms e Orko, e insieme difendiamo il castello di Grayskull dalle forze demoniache di Skeletor.


Dite la verità cari maschietti, quante volte alle elementari avete imbracciato la vostra riga T saltando in piedi sul banco urlando quelle fatidiche parole?
Peccato che al grido di “Per il potere di Greyskull!” non vi siate mai trasformati (ad esclusione degli alunni Berlusconi Silvio e Norris Chuck) nell’uomo più potente dell’universo: He-Man. Fisico palestrato, addominale scolpito nella roccia, capello biondo alla Enzo Paolo e slippino modello Tarzan prima di conoscere Jane, è così che si presenta il difensore dei segreti del castello di Greyskull, colui che a detta del suo stesso nome dovrebbe essere la virilità fatta a persona.


Il principe Adam, annoiato perditempo, sempre preso dai suoi passatempi e mai da questioni serie, è in realtà He-Man, il difensore dei segreti del castello di Grayskull e garante della pace su Eternia, pianeta diviso in due metà (luminosa ed oscura), terra di tecnologia e di magia; forse proprio per la differenza fra i due caratteri esteriori nessuno sospetta la verità. Per trasformarsi impiega la Spada del Potere ed una formula magica. Insieme a lui può trasformare la sua pavida tigre domestica, Cringer, nel possente e aggressivo Battle-Cat, cavalcatura e compagno.
Leggendaria è la forza di He-Man, capace di abbattere pareti e rocce a furia di pugni, e di lanciare in aria pesanti macigni; è inoltre agile, veloce nella corsa, resistente alla fatica e ai danni. Può comunicare telepaticamente con la maga Sorceress, e respingere i fulmini magici con la Spada del Potere, fonte della sua trasformazione. Ma è altrettanto leggendaria la sua bontà, e la sua purezza di cuore. Per proteggere la sua famiglia, Adam tiene segreta la sua doppia identità; gli unici ad esserne a conoscenza sono: Sorceress, la maga del castello di Grayskull che gli ha donato i poteri; Duncan (Man-at-Arms), Orko, Cringer/Battle-Cat. In seguito anche la sorella gemella Adora (She-Ra) ne verrà a conoscenza. La sua famiglia è composta dal padre Re Randor, dalla madre regina Marlena, dal nonno Miro e dalla sorella Adora.
Nei fumetti (specialmente i minicomics legati ai giocattoli) lo si può vedere oltre che con la mistica spada anche con un'ascia ed uno scudo, oltre che con tutta una serie di armature differenti.

He-Man è uno dei pochi “cartoni da maschio” che mi piaceva guardare, i motivi erano essenzialmente tre:
1. He-Man, capelli da paggetto a parte, mi sembrava Hulk Hogan per il quale sin da piccola ho sempre avuto un debole e nonostante io sia una fan del classico “tipo Mediterraneo” , devo dire che per il “genere vichingo” posso fare ben più di una eccezione.
2. Ho sempre avuto la passione per “gli accessori” ed Orco era uno di quelli: piccolo, volante e tascabile: oggigiorno potrei appenderlo al cellulare.
3. Grazie ai suoi superpoteri He-Man può abbattere una parete e sgretolare una roccia con un pugno, sotto quella dura scorza di gran macho e dietro quello sguardo arcigno però si nasconde un cuore tenero: He-Man è fondamentalmente un patatone.

L’altro giorno mi sono casualmente imbattuta in un episodio della serie, non ricordavo che fosse così ironica e divertente. Adam/He-Man mi fa troppo ridere, se da piccola rivedevo in lui Hulk Hogan, adesso gli leggo in viso l’espressione ebete di Joey di friends cucita sul corpo da culturista di John Cena.

Nel bene e nel male He-Man resterà sempre nel mio cuore.



Trama: Wikipedia