domenica 26 ottobre 2025

Aspettate, prendo i fazzoletti.

In attesa di preparare il prossimo post, che mi prenderà un po' di tempo, perchè richiederà copiosa documentazione fotografica che devo recuperare dal mio telefono, voglio oggi condividere un trauma infantile di quelli che non si dimenticano mai. Altro che la morte della mamma di Bambi, altro che Artax il cavallo di Atreyu, qui si parla della morte, per crivellazione da armi da fuoco, di Oscar Francois DeFrançois de Jarjayes! Un momento pregno di dolore ed epicità che - confesso - non riesco ancora a guardare senza piangere fiumi di lacrime neanche fosse un videoclip musicale di Carmelo Zappulla. . Eh, sdrammatizzo, qui il trauma è reale e profondo! Un momento di una tristezza infinita seguita a ruota, quanto a tristezza, dalla morte del caro Andrés, ma poi proprio all'indomani del loro finalmente, tanto atteso, incontro copulatorio che pone fine alla castità trentennale dei protagonisti. Volevo mettere un video del fatidico momento nel bosco ma con mio grande disappunto ho notato che questo tipo di contenuto è stato rimosso da Youtube. In compenso sono comparsi come funghi montaggi patetici di tali scene - che mi rifiuto di mostrare - con insopportabili voci narranti (ecco, non abbiamo bisogno che ci spieghiate la scena abbastanza eloquente) e colonne sonore che spaziano dalla Pausini a Paola e Chiara. Insomma, non potete immaginare le bestemmie. Mi limiterò quindi a mettere un fotogramma e a linkarvi questo video in giapponese (tanto non serve la traduzione😀).
Una morte annunciata data la probabile diagnosi di tisi per Oscar che già da un po' tossiva sputando sangue ma che lascia spiazzati per quell'immenso senso di ingiustizia per due, come dice lo stesso Andrés, la cui felicità era appena iniziata. Quella sensazione di sangue che si raggela ben rappresentata da quell'improvviso soffio di vento tra i capelli di Oscar quando realizza che stava parlando con un Andrés che era già morto. Due storie, due vite spezzate troppo presto e proprio quando il coraggio di fare una scelta di autenticità verso se stessi aveva finalmente prevalso sulle convenzioni e differenze sociali, sulla oscurità di quei giorni cruenti che accompagneranno tutta la rivoluzione francese, sulla rassegnata accettazione del destino di una donna il cui corpo era stato destinato ad una uniforme dal giorno in cui era nata.
Ecco il video che mostra la morte di entrambi, sperando che qualche nullafacente (in gergo Stangachiazz) in cerca di visualizzazioni non abbia l'alzata di ingegno di andare a sostituire alle commoventi ed eroiche colonne sonore di Koji Makaino qualche brano di Marco Masini.
E a proposito della spettacolare collana di BGM (Back Ground Music) approfitto per condividere un video di un pianista molto talentuoso, dal quel che vedo, che è entrato a pieno titolo nella playlist non solo dei miei preferiti ma anche dei brani preferiti per la siesta dei miei diamanti mandarini.
Chiudo con una BGM dedicata agli amori impossibili che non muoiono mai.

1 commento:

Simona ha detto...

E come si fa non commuoversi davanti a tali scene? Sono una fontanella! Grazie per il post di cui non sapevo di aver bisogno❤️