mercoledì 20 agosto 2025

Le giostre alla festa patronale durante la mia infanzia e adolescenza

Fresca di visita al luna park itinerante in corrispondenza della festa patronale nel mio paese (Maria SS. di Corsignano), mi sono persa nei ricordi delle giostre della mia infanzia e adolescenza. Era da tanto che non vivevo la festa patronale, in genere, in quel periodo sono sempre in vacanza fuori. Da piccola sulle giostre ci salivo solo raramente perché i miei genitori, che non definirei tirchi, ritenevano che questo tipo di svago si trovasse, in una scala da 1 a 100, al 100mo posto di priorità di spese da concederci e noi eravamo tra i pochi sfigati che non possedevano i blocchetti di biglietti e gettoni gratuiti che magicamente apparivano nel paese(...e poi mi chiedono come mai mi sia tanto commossa su It's a small world a Disneyland.). Finché ci andavo con loro, da bambina, sarò stata una volta sui dischi volanti, una volta sul brucomela, una volta sulla ruota panoramica. Poi, in adolescenza, quando al luna park ci potevo andare da sola, dovevo comunque fare i conti con una misera paghetta di 2000 lire la settimana fino ai 15 anni, 5000 lire oltre. Per fortuna, qualche volta, i giostrai ammiccanti lasciavano passare gratuitamente me e le mie amiche, soprattutto quando una di noi imparò a stare in piedi al centro del Tagadà in moto, attirando quindi l'attenzione di altri gggggiovani pronti ad emulare l'impresa. Ma sto divagando... E iniziamo con i ricordi.
PER I PIU' PICCOLI ("I Mocciosi")
IL BRUCOMELA O SEMPLICEMENTE BRUCO Giostra sempreverde e non mi riferisco al colore di questo animaletto ma al fatto che N decenni dopo (valore di N che non vi svelerò nemmeno sotto tortura) è ancora puntualmente presente nei luna park e sempre molto "gettonato" (mai termine fu più azzeccato). Per coloro che dovessero aver passato l'infanzia in un altra galassia e non lo conoscessero, il brucomela è una versione ridotta e tranquilla delle montagne russe: i Mocciosi si sistemano su carrelli che vanno a formare un simpatico bruco che, nel suo percorso, entra anche all'interno della mela.
IL CAROSELLO Il classico dei classici nel catologo del giostraio. La giostra che fa il girotondo e basta. Ma in compenso sorprende con la varietà dei soggetti su cui sedersi: cavalli, navicelle spaziali, carriarmati (quando era considerato normale) e perfino robottoni. La mia preferita era la postazione, neanche a dirlo, con goldrake, nel carosello fisso presente nella villa comunale del mio paese.
I DISCHI VOLANTI (O NAVICELLE VOLANTI) Giostra per bambini ma non troppo piccini, in genere accompagnati da adulti. La giostra gira e con una levetta tipo freno a mano i Mocciosi muovonk la navicella giù e su fino a qualche metro di altezza.
PER I PIU' GRANDI ("I Temerari")
LA BALLERINA Come mostrato dalla foto, i Temerari si sistemani in seggiolini posti lungo l'orlo della gonna. Nella giostra in movimento, la gonna gira su un piano diagonale e la particolarità di questa giostra è proprio nella elevata velocità di rotazione. Su questa giostra non sono riuscita mai a salirci: ero troppo piccola per essere ammessa e troppo adulta quando è riapparsa, dopo molti anni di assenza.
IL COBRA Non sono riuscita a trovare un'immagine di questa giostra sebbene fosse molto popolare (che qualcuno mi aiuti!). Si tratta di una giostra avente due braccia a ciascuno dei quali è collegata una fila di seggiolini messi in cerchio. In movimento, si ha la doppia rotazione: la giostra sul proprio asse e ciascun cerchio intorno al proprio centro. Inoltre la giostra si inclina da un lato e l'altro. La vedrei come l'antesignana di giostre moderne (come l'Extreme) riservate ai più impavidi date le altezze notevoli che raggiungono.
LA LAVATRICE Questa non si vedeva spesso dalle mie parti, la provai alla festa della Madonna dei Martiri e mi piacque UNA CIFRA!!!! E' praticamente un grande cestello di lavatrice che ruota intorno al proprio asse mentre i Temerari, in piedi, e senza cinture di sicurezza, si godono il divertimento mantenuti aderenti alle pareti dalle proprie braccia e dalla forza centrifuga. L'ho adorata!
AMERICAN SHOW Una giostra a metà tra la casa dei mostri e quella degli scherzi. Non mi sapeva né di carne né di pesce. Poi l'immancabile ma a me ancora sconosciuto soffio finale sotto la gonna mostrò le mie pudiche mutande bianche di fanciulla imbarazzondomi davanti a tutta la comunità. Bocciata!!!
IL TAGADA' Lo chiamavano anche Traballero e non ho mai capito se chiamarlo così era un fatto tutto locale o lo si chiamava così anche nel resto di Italia, magari per qualche ragione storica. Fatto sta che questo era il pezzo immancanbile, anche quando la festa era per una qualche ragione sotto tono e venivano poche giostre, il tagadà c'era sempre. E con lui gli immancabili ballerini che si esibivano al suo centro al ritmo della musica dei Technotronic. Qui ci andavo spesso anche per carenza di alternative. E mi divertivo a spaccarmi le braccia.
LA FILIBUSTA Questa era la tipica giostra che mi terrorizzava. I movimenti sussultori non mi spaventano, le rotazioni neppure, la velocità era il mio mestiere ma il senso di vuoto di una salita rapida con annesse vertigini, quello no, non faceva per me. Ci sono salita una volta e sono stati i minuti più lunghi della mia esistenza. Ogni secondo sulla filibusta corrisponde a circa 40 secondi di plank tanto per darvi un'idea. Nel caso esista qualcuno che non lo sappia, la filibusta oscilla a destra e a sinistra come un pendolo raggiungendo altezze considerevoli.
IL RANGER Naturalmente se la filibusta era per me offlimits, figuriamoci il Ranger che oscilla come la Filbusta ma compie addirittura un giro a 360 gradi rimanendo anche fermo in posizione verticale con i poveri Temerari a testa in giù. Roba da sentirmi male solo a guardare e da temere per la sanità mentale degli amici Temerari che vi si avventuravano. E' conosciuto anche con altri nomi.
IL TAPPETO VOLANTE Una versione che doveva essere più tranquilla del Ranger (almeno credo, non ci sono mai salita) era il Tappeto Volante. Minore altezza e non ci si trovava mai di testa in giù. Tuttavia, c'è qualcosa nella meccanica di quella giostra che non mi convinceva. E mi aspettavo che da un momento all'altro avrebbe preso il volo per davvero
LE GIOSTRE DEI MOSTRI Uso il plurale perché ce ne erano tante, a vari temi. Quella con il tema zombie, quella con il tema vampiri, quella ispirata a qualche film horror cult e anche quella senza un particolare tema, magari un miscuglio dei precedenti. Ma il principio è sempre lo stesso: un percorso da fare al buio, con fantocci mostrousi che potevano spaventare solo Zilly di Dastardly, Muttley e le macchine volanti.
PER GRANDI E PICCOLI C'erano poi quelle giostre di cui esistevano due versioni di diverse dimensioni e velocità, una per più grandi e una per i più piccoli.
SEGGIOLINI VOLANTI La famosa giostra che gira più o meno velocemente intorno al proprio asse mentre i seggiolini ad essa connessi sono liberi di muoversi su più piani (ovviamente più veloce la giostra si muove, più in alto si muovono i seggiolini). Per coloro che,spingendosi o facendosi spingere da chi sta seduto dietro, riuscivano ad acchiappare l'ambita cordicella appesa, un nuovo gratis
MACCHINE DA SCONTRO La migliore per divertirsi con gli amici dopo qualche birra di troppo. Al momento, nel 2025, non ho ancora capito se lo scopo è di scontrarsi o evitare lo scontro.

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