sabato 29 novembre 2008

Aggiornamento palinsesto dicembre 2008

Questo mese la programmazione TV per quanto riguarda i cartoni animati che tanto amiamo, ci riserva delle belle sorprese prima fra tutte il ritorno (dal 1° dicembre) su Italia 1 di Holly e Benji due fuoriclasse dal lunedì al venerdì 18.05.
Su Boing invece approdano D'Artagnan e i moschettieri del re (dal 3/12) ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica 22.40; Belle e Sebastien (dal 1/12) tutti i lunedì, mercoledì, venerdì, domenica by night alle ore 23.05 a seguire Ciao Sabrina (dal 10 dicembre ore 23.30).
Sotto l’albero speravo di trovare Alla scoperta di Babbo Natale ma a quanto pare quest’anno non sono stata abbastanza buona e mediaset non mi ha accontentato, al periodo natalizio associo anche la piccola bianca Sibert ma chissà che fine ha fatto è scomparsa dai teleschermi da tempi immemori, scommetto che molti di voi non se la ricordano neppure. Per la gioia di tutti e soprattutto della mia socia amante dei robottoni ecco a voi la sigla di Sibert cantata ovviamente dalla inossidabile Cristina D’Avena.

venerdì 28 novembre 2008

Ricordi a go go

Adoro youtube e soprattutto gli utenti che pubblicano questi meravigliosi mix:



E per i fan delle maghette ecco un altro splendido regalo:

mercoledì 19 novembre 2008

The Sailor Man

Lo zapping pre-serale tra un reality e l'altro mi ha portato casualmente su Rai Gulp dove mi sono imbattuta in niente-popò-di-meno-che: Braccio di ferro.


Oddio Popeye non è che abbia molto a che fare con i cartoni animati dei mitici anni ottanta, però merita sicuramente un ruolo di tutto rispetto, benché anzianotto già trent'anni fa, ha fatto parte sia della nostra infanzia che di quella dei nostri genitori e molto probabilmente farà parte anche di quella dei nostri figli.


Il guercio e nerboruto marinaio negli ultimi mesi è tornato più che mai di gran moda, nei negozi di abbigliamento sono spuntati alcuni capi con la comicissima Olivia (primo modello di donna grissino della storia) ovviamente nel più classico stile navy le T-shirt sono a righe.




Ho controllato la programmazione, se volete farvi quattro risate con Braccio di Ferro, Olivia, Bruto, e Pisellino (il mio preferito!) l'appuntamento da non perdere è per tutti i giorni alle 15.35, alle 19.40 e per finire alle 23.50 su Rai Gulp (digitale terrestre).

venerdì 14 novembre 2008

Sondaggio: quale cartone giapponese trovi più esilarante?

Pensavo che è da tanto che non proponiamo un nuovo sondaggio. Ergo rimedio subito.

Questa volta siete chiamati ad eleggere l'anime più esilarante. L'anime giapponese, perché i cartoni di Hanna & Barbera sono fuori concorso.
E' stato imbarazzante scegliere una rosa di cartoni da proporre. Sono, infatti, moltissimi quelli che regalano siparietti divertenti: Lamù, Ranma, City Hunter, Sailor Moon, Giatrus il primo uomo, tanto per citare i più popolari.

Abbiamo preferito - parlo al plurale perché ogni sondaggio è votato a maggioranza da tutto lo staff (ma quale è la maggioranza in uno staff di due persone?) - scegliere quei cartoni particolarmente buffi, il cui aspetto comico è prevalente sugli altri aspetti.

Vi rinfresco la memoria, semmai ce ne fosse bisogno, sulle varie opzioni di scelta:

1) Gigi la trottola - L'unico esemplare di nano capace di crescere in un istante, in genere, in virtù del suo stato emozionale. La sua abilità in qualsiasi disciplina sportiva è seconda solo ai suoi poteri di "ragno": qualsiasi ragazza incontri sulla sua strada, soprattutto se di bianche mutandine vestita, è destinata a un pressing degno solo di un campione.

2) Carletto il principe dei mostri - Il simpatico principino, con la sua allegra compagnia formata da Frank(stein), il conte Dracula e Wolf (l'uomo lupo), dotato di molteplici poteri: può cambiare faccia, restringersi, allagarsi, allungarsi fino a 7 metri e 33. Rettifico: gigi non era l'unico esemplare. In più, con le orecchie che si ritrova, può prendere i canali satellitari senza parabola.

3) Coccinella - Anche lei, neanche a dirlo, una nana (e poi dicono che i nani sono malefici!). E' famosa per avere il piede con l'alluce e le restanti quattro dita tutte attaccate. Sembrerebbe la sorella brutta di Mayumi (la quale è la sorella di Hiroshi, di Jeeg) ma al momento non esistono prove di tale parentela, a parte, come peculiarità di entrambe, il dente unico centrale . Ha pure una bella pancia gonfia da camionista alcolizzato.


4) Fantazoo - (Ox Tales - Storie di Bovini) L'unico anime giapponese ambientato tra la Toscana e il Lazio, stando all'accento dei protagonisti. Infatti, Alvaro lo stravagante toro con la tutina rossa ha un accento spiccatamente romanesco mentre Camilla, detta Gnappetta, la fida tartaruga, parla fiorentino ( "o he tu fai?"). Divertentissimo! Come potrebbe essere altrimenti un cartone in cui la giraffa si chiama Modigliani e il pavone Technicolor?


5) Ransie la strega - Quasi una commedia degli equivoci, con quella capacità di Ransie, figlia di Boris il Vampiro e della Donna Lupo, di trasformarsi in qualsiasi cosa morda. Alla conquista dell'amato Paul, è la storia di una strega molto umana alle prese con una tremenda rivale, Lisa, che è invece una umana molto strega. E poi si scopre che Paul non è umano. E che poi, no, invece è umano. Non ci sto capendo più niente.

6) C'era una volta Pollon - L'apprendista dea che può fare veramente miracoli nel rendere il guaio che si appresta a risolvere in un guaio ancora peggiore.
Figlia di Apollo e di madre ignota, è nota, insieme all'inseparabile amico Eros, meglio noto come l'ombelico del mondo, per il timbro di voce insopportabile.



ECCO QUINDI I CONCORRENTI IN ORDINE DI PRESENTAZIONE:




E ORA...VOTATE!!

lunedì 10 novembre 2008

Goldrake returns

Qualche tempo fa vi segnalai un'ottima iniziativa intrapresa da professionisti della computer grafica e appassionati del robottone più popolare in Italia, Goldrake. Si tratta della realizzazione di una animazione, da prodursi con i nuovi strumenti che la tecnologia offre, rispettando, nei limiti del possibile, i characters e lo spirito originali. Qui il link al post e qui il link al progetto dove potrete trovare maggiori dettagli e i bellissimi studi e disegni già realizzati.Qualche settimana fa, George P, che collabora a tale progetto e segue occasionalmente questo blog, ha lasciato a margine di quel post un commento con il quale mi metteva al corrente di essere stato coinvolto in un nuovo progetto: un corto da presentare al LuccaComics, frutto della collaborazione tra i ragazzi dell'URP (Ufo Robot Project) e quelli del c4dteam.
Ora che il corto è stato realizzato e presentato, vorrei far conoscere il lodevole lavoro svolto e omaggiare così sia il capolavoro di Go Nagai (che non guasta mai) che la sempre più imperdibile manifestazione di Lucca.
Questo il trailer:




Questo il link al corto (il video non è incorporabile nel post) che vi consiglio assolutamente di vedere.

sabato 8 novembre 2008

I Bobobobs

A lungo smarriti nel dimenticatoio degli archivi mediaset, I Bobobobs (1986) sono tornati a brillare su Boing ogni lunedì, mercoledì, venerdì e domenica sera alle ore 22.40. Io mi ci sono imbattuta per caso facendo zapping e non mi sono potuta non soffermare giusto il tempo per riordinare le idee e ricordarmi la storia.
Il popolo dei Bobobobs è composto da piccole creaturine in grado di diventare invisibili, di teletrasportarsi e di volare con la forza del pensiero (scagli la prima pietra chi non ha mai tentato di spostare gli oggetti col pensiero!) e vivere oltre i mille anni, abitano su navicelle e si incontrano raramente, di solito quando il re decide di convocare un'assemblea. Quando il re scopre che la popolazione della Terra è in pericolo a causa dei dinosauri, decide di spedirvi una nave (la Bobular) in missione speciale.




I BOBOBOBS: TUTTI I LUNEDI', MERCOLEDI', VENERDI' E DOMENICA ALLE ORE 22.40 SU BOING TV.

mercoledì 5 novembre 2008

Quanta energia Miss Rettore!

Serata al Demodè di Bari nella notte di Halloween. A base di brani che, con i loro jingle elettronici, sono l’essenza degli anni ’80. Da “Duel” dei Propaganda al ritmo irresistibile di “You spin me around” dei Dead or Alive passando per “Happy Children” di Papa Lion e con il tocco classico di “I like Chopin” dei Gazebo. Ecco la ricetta di un piatto, che dopo oltre vent’anni , piace ancora, attirando il popolo di coloro che hanno sognato con gli eccessi e le trasgressioni degli ’80, da adolescenti hanno vissuto il prender piede della house in cima alle classifiche dance, hanno frequentato i locali da ballo, molto spesso seminterrati che solo con molta fantasia e un pizzico di misericordia possono essere definiti “discoteche”, lasciandosi trasportare dai ritmi banali ma assolutamente caldi e travolgenti dell’underground.
E quale ciliegina più dolce poteva esserci su una torta siffatta se non Donatella Rettore? A vederla dal vivo potrebbe essere considerata un’altra icona dell’ambiguità “ottantesca”, aspetto con il quale hanno saputo giocare, rendendolo un elemento di successo, una serie di personaggi, anche del calibro di Grace Jones. Per esempio, riciclando una vecchia battuta di cabaret, sfido un bambino nato dall’unione di Renato Zero e Amanda Lear a distinguere il padre dalla madre.
Donatella Rettore. Ossuta, androgena. Insomma, tra lei e Alan Sorrenti , che vidi qualche anno fa alla festa del panino della nonna, incomincio a mettere in discussione i classici criteri di distinzione tra uomo e donna.
“Donatella”, “Splendido Splendente”, “Cobra”, queste solo alcune delle scatenate canzoni della performance della cantante che, nonostante i suoi –anta, ha una energia e uno spirito davvero invidiabili, oltre che una voce che non ha assolutamente subito i limiti di estensione che, in molti casi, il passare del tempo impone.
Subito dietro le transenne, con la mia allegra compagnia, per tutto il concerto mi sono scatenata in un supporto volutamente esagerato, con le dita delle mani nelle posizione “I love you”, con i bacetti volanti all’indirizzo della cantante, così, tanto per il gusto di vedere le facce imbarazzate di chi era accanto a noi e ci ha preso per matti. Un piccolo incontenibile fan club al quale più tardi si sono uniti dei “convintissimi” sconosciuti che hanno incominciato a ballare assumendo lo sguardo languido che accompagnava i movimenti del surf, che con gli ’80 non c’entra niente "ma vaglielo a spiegare”. La cantante ci ignorava: accortasi dello scalmanato gruppetto, evitava di guardare dalla nostra direzione, forse un tantino dubbiosa della sincerità di un tanto esagitato tifo. E ahimé avrà pensato “Dammi una lametta che mi taglio le vene”!