mercoledì 28 novembre 2007

Ricordi di infanzia, passioni presenti (1^ PARTE)

Riposto un altro ricordo pubblicato tempo fa su Libera Cittadina

Chi mi conosce almeno un po’ sa bene quanto mi piacciano i cartoni animati, quanti ricordi abbia ancora dei tempi passati incollata alla TV a vedere BIM BUM BAM, i Banana Splits o The Muppet Show e come, ancora oggi, collezioni e divori i DVD dei capolavori dell’animazione giapponese e non solo. Una passione che coltivo ancor più da quando la mia strada si è incrociata con quella di Pig M, anche lui nostalgico e appassionato, che mi ha inoltre avvicinato al mondo dei fumetti che prima guardavo da più lontano.
Ricordo ancora il nostro primo incontro, lui con la maglia del grande mazinga, io con la suoneria di Daitarn III e il portachiavi col Big Shooter.
Spesso mi sono chiesta se fosse sano questo interesse per un mondo che molti attribuiscono all’infanzia. Non ho una risposta, ma se questa è una malattia ho scoperto che siamo in molti ad essere malati. Te ne accorgi alle fiere dei fumetti o ai concerti delle cover band delle sigle dei cartoni animati. Gente adulta che non ha remore a mostrare la parte ancora bambina di sé sfoggiando t-shirt e gadget ispirati alle serie cartoni che impazzavano negli anni 80, cantando a squarciagola sigle note dalla prima all’ultima parola.
I cartoni animati giapponesi, soprattutto le serie robotiche e quelle ispirate ai grandi romanzi europei (remì, anna dai capelli rossi, ecc.), hanno sempre esercitato su di me un grande fascino. Mi hanno emozionato e continuano ad emozionarmi con i loro valori e insegnamenti.
L’orfanella Candy che è sempre positiva e generosa e non si scoraggia mai di fronte alle difficoltà, il solitario capitan Harlock con i suoi silenzi e il suo grandissimo senso di giustizia, l’uomo tigre che a rischio della propria vita aiuta gli orfani di tutto il mondo tenendo la sua identità segreta, il grande mazinga che per sconfiggere il male lotta, cade e si rialza e sempre vincerà, anna dai capelli rossi che supera la tristezza del suo destino con il potere dell’immaginazione, lovely sara che sa sempre perdonare, Conan che vorrebbe un mondo più in armonia con la natura, Tetsuro di Galaxy Express che, alla ricerca dell’immortalità attraverso un nuovo corpo meccanico, si pone i grandi interrogativi sul senso della vita e dell’universo.
Ma se l’animazione giapponese mi ha dato grandi stimoli da un punto di vista emotivo e morale, coinvolgendomi nelle prime riflessioni da bambina sulla distinzione fra bene e male, i ricordi più dolci li associo a cartoni animati, spesso in forma di striscia, come la grandissima produzione di Hanna & Barbera. I trucchi più ingegnosi, le storie più fantasiose, i personaggi più strambi sono l’espressione di una Creatività con la C maiuscola. Molti li vedevo all'interno di contenitori come quello dei Banana Splits.
Tralasciando il famosissimo e geniale Tom & Jerry che ha fatto ridere intere generazioni, penso innanzitutto al perfido Dastardly con il suo cane strafottente Muttley in Wacky Races, le gare automobilistiche dove tutto è concesso. I loro sporchi trucchi sono elementari, oserei dire naif, ma hanno un non so che di irresistibile. Concepiti per danneggiare gli altri concorrenti tra cui l’avvenente Penelope Pitstop alla guida di un’auto, la Pussycat, che più che un auto è un centro estetico con le ruote e l’ombrellino parasole, finiscono per ritorcersi contro i loro ideatori, alla guida della mitica 00, tra le imprecazioni di Dastardly («Muttleyyyyyy, fa qualcosa!!», «Accidenti, doppio, triplo, accidenti!!!») e la risata beffarda del poco fedele Muttley. Le gare, a cui partecipano anche Clyde e la sua banda alla guida della Super Special Bulletproof, i fratelli Slagg con la Macigno Mobile, Pat Pending e la sua Multiuso, Red Max, l'Armata Speciale, Peter Perfect con la sua Turbo Terrific, Rufus Roughcat e la sua spaccatutto, l'insetto scoppiettante e il diabolico coupé, terminano puntulamente con l'atroce disfatta della sleale 00.Povero Dastardly, non gliene va bene una, neppure quando è alle prese con il veloce e scaltro piccione viaggiatore in Stop the pidgeon! più noto come Dastardly, Muttley e lo squadrone avvoltoi. Il loro aereo stile prima guerra mondiale viene attrezzato con dispositivi a dir poco stravaganti per catturare il piccione viaggiatore-postino (yankee doodle) e recuperare una preziosa lettera che non deve arrivare a destinazione. Assolutamente esilaranti le varie puntate anche grazie alla presenza, accanto a Dastardly e Muttley, di due personaggi originalissimi (Klunk e Zilly) quanto il modo di parlare di Klunk. Ancora Penelope Pitstop la ritroviamo, questa volta come protagonista, in una serie forse meno nota The perils of Penelope Pitstop dove la bella e vanitosa ragazza, ancora inseparabile dalla sua pussycat, viene protetta dalla banda di Clyde (già vista in Wacky Races) dalle trappole tese da chi le vuole rubare la sua fortuna.


Immagini della mitica 00 con al volante Dick Dastardly e Muttley, Penelope Pitstop con la sua Pussycat, primo piano di Muttley (immagini tratte da http://www.anni80.info/)



Lo squadrone avvoltoi al completo : Dick Dastardly, Klunk, Zilly, Muttley (immagine tratta da www.answers.com)


Glissiamo sui Flintstones (o Antenati) che li conoscono pure i sampietrini e, con un salto nel futuro, passiamo direttamente ai pronipoti, i Jetsons. Ancora un menage familiare moderno a fare sorridere i telespettatori questa volta proiettato non più nella preistoria ma in un futuro in cui la cibernetica la fa da padrona.

Immagine di tutta la famiglia dei Jetsons (tratta da www.answers.com)

Ma il tempo stringe e il panorama è ancora vastissimo: ci sono i Gatti di Chattanooga, Super Chicken, Al lupo!Al lupo!, George della Jungla, Huckleberry Hound (Braccobaldo Bau), Autogatto e Mototopo, Josie and The Pussycats, La formica atomica, Magilla Gorilla, il notissimo orso Yogi, Scooby Doo, Johnny Quest, Captain Caveman, Secret Squirrel, Topcat, Pixie & Dixie,Shazzan, Willy Gator, Luca Tortuga, e, spostandoci oltre il dominio Hanna & Barbera l'indimenticabile Rocky e Bullwinkle...i Superamici....Vuol dire che dovrò nuovamente calarmi nei ricordi e scrivere per voi...

13 commenti:

Anonimo ha detto...

@ arabafenice
ciao cara , mi hai fatto ricordare che conoscevo ed ho visto tutte le serie di cartoni che hai mensionato
e addirittura dei banana splits con la mitica sigla pero' c'e' un cartone che tutte le volte che lo vedevo (infatti dopo un po' cambiavo canale ) non so' se lo conosci era fantomas dove c'era il cattivo che tutte le volte diceva "IL MONDO E' MIO" mi angosciava e mi metteva tristezza e non mi piacevano anche i disegni e l'animazione insomma bruttino

MARGY ha detto...

cosa mi hai fatto ricordareeeee!! oh mamma!!..li avevo rimossi!!...
i Banana Splits : li odiavoooo!!
mi innervosivano!!...
la scimmia con gli occhiali da sole era insopportabile!
il cane invece, mi era un pò più simpatico degli altri perchè mi ricordava il robot degli Yattaman!! ;)

i Muppet invece sono sempre stati il mio debole!...quanto li ho amati!

ArabaFenice ha detto...

@ gianni maddaloni
Benritrovato Gianni. Il cartone animato di cui parli è il mitico FANTAMAN,uno scheletro con mantello e bastone che combatte contro le forze del male, in questo caso, rappresentate dal cattivo Dottor Zero. Quest'ultimo è un incappucciato tutto nero con quattro occhi, tutti di colore diverso. E' lui che grida "Il mondo è mioooooo!"
Cmq Fantaman è animazione giapponese.
Quanto ai Banana Splits, hai ragione la sigla è bellissima; è cosi orecchiabile da diventare un coro da stadio!

@margy
ecco chi mi ricordava Swingo, il cane di yattaman! A me erano simpaticissimi... però, concordo: il gorilla con gli occhiali (Bingo) era più antipatico!

Anonimo ha detto...

@ arabafenice
era FANTAMAN scusami e non fantomas comunque bruttino lo stesso
tra willy il coyote e bi bip preferisco il primo non so' se hanno fatto una puntata dove willy acchiappa finalmente bi bip dimmelo ti prego
P.S.
complimenti te li ricordi tutti

Anonimo ha detto...

medaglia medaglia medaglia!matley).e alla fine la gara nn la vinceva mai nessuno,era sempre un'accozzaglia al traguardo!la sigla dei banana split era "buffalo soldier"di bob marley,mica cotiche!yo yo yo,yo yo yo yo,yo yo yo yo yo yo yo yo......................

ArabaFenice ha detto...

@ gianni maddaloni
veramente, io sono affezionata a Fantaman. Degna di nota è anche la sigla.
Quanto a Willy Coyote e Bip Bip non posso dire di aver visto tutte le puntate, anche perché difficilmente vengono mandate in onda in maniera organica, secondo una sequenza precisa. Ma che io sappia va sempre a finire male per il Coyote.

@simona
medaglia, medaglia, medaglia! è un tormentano dello Squadrone Avvoltoi, che è uno spin-off della serie di Wacky Races, nel quale i personaggi di Dastardly e Muttley vengono ancor meglio caratterizzati e le loro frasi tipiche degli autentici tormentoni.
Di Wacky Races, che ho visto di recente tutte le puntate, posso dire che non c'è una puntata conclusiva in cui vincono la corsa. ma una volta arrivano quarti e una altra volta arrivano primi ma vengono squalificati per uno dei loro ignobile trucco.

Anonimo ha detto...

@ arabafenice
non penso che ti piacciano tutti i cartoni animati , ci sara' qualcuno che magari rispetto a gli altri ti attrae di meno se c'e' quale
poi non so se ti ricordi di un cartone ,(non ricordo il titolo della serie)dove c'erano un fratello ed una sorella dove avevano entrambi un anello che quando li univano chiamavano il mago .......credo si chiamasse CHEZANNE o una cosa del genere
P.S.
scusami se nello scriverti spesso ci sono degli errori ciao

ArabaFenice ha detto...

si tratta di Shazzan, firmato Hanna e Barbera se non sbaglio.
Trovi la foto cliccando qui

ci sono quelli che non mi piacciono, ma sono la minoranza. Non mi piacciono ad esempio i cartoni animati sul baseball come Tommy la stella del Giants e sugli sport in generale. a parte goal!arrivano i superboys, jenny la tennista, mila e shiro e mimì. Per esempio l'ultima serie di holly e benjii fa veramente cagare. Non mi piace dragon ball, soprattutto la versione GT, ma qui parliamo di roba più recente...mi stava sulle balle Coccinella...

Anonimo ha detto...

ciao araba.
ho letto che sei una appassionata di fumetti ,io pochino nel senso che ne leggo pochini ,pero quelle poche volte che ho letto dei fumetti come "TOPOLINO" un mito dunque le volte che le l'ho letto mi ha fatto pensare .
dunque primo quesito qui,quo,qua,di chi sono figli?
se paperino e' lo zio, paperina non e' sposata con lui,nonna papera e la nonna? sono orfani? o forse sono i figli segreti di gastone booh
secondo quesito pippo(il mio preferito)e' un cane no ,che parla,guida,fa il supreroe(Superpippo) e porta a passeggio pluto che e' anche lui un cane che pero' abbaia e pippo gli tira pure l'osso a dimenticavo pippo a la sua casa pluto dorme fuori nella sua cuccia.
terzo quesito la banda bassotti che puntuali li arrestano poi nell'edizione successiva eccoli di nuovo la' (il carcere a topolinia o paperopoli dura una settimana)e poi non hanno un nome anno numeri 176-167,176-761
176-176 che anche in questo caso esiste una "mamma bassotto" ed un "nonno bassotto" e il papa' bassotto dove'
quarto quesito ely,emy,evy,la stessa cosa del primo quesito.
andiamo a "diabolik" anche questo un mito attenzione , e' un ladro e qui non ci piove pero' tutte le volte che la polizia ed il commissario lo ricorrono lui con un telecomando che premendo il pulsante dopo una curva svanisce nel nulla perche' o si apre una caverna e lui ci si infila dentro o un sottopassaggio segreto diciamo segreto perche' o la ditta che gli ha fatto i lavori per la caverna o i vari sottopassaggi li ha uccisi tutti o lui oltre ad essere ladro e' anche ingegnere,elettricista,muratore,ecc.....,e l'auto che usa non e' una FIAT PUNTO mi sembra che sia un AUSTIN MARTIN (credo si scriva cosi se e' quella la marca) basta mi fermo comunque stavo solo scherzando per farti ridere un po',sono e rimarranno dei miti.
dimenticavo se ci fai caso nei fumetti di topolino sono tutti zii,nonni,fratelli,cugini,ma figli di chi'
P.S.
non offenderti ciao.

dawoR*** ha detto...

io muoio ancora adesso per willy il coyote

:) dawoR***

ArabaFenice ha detto...

@ gianni maddaloni
quella dei fumetti è una passione piuttosto recente; non ho ancora avuto modo di farmi una cultura. Molto più preparato di me è il mio ragazzo.
ad ogni modo rispondo alle tue domande, per quanto mi è possibile.
certe parentele nei fumetti di Walt Disney non vengono giustificate perché riconducibili a personaggi secondari. ricordo di aver letto un fumetto di zio paperone che ne ripercorreva la storia dall'infanzia in Scozia alla fortuna in America e in questa narrazione vengono esplicitati un po' di legami famigliari. per esempio paperino è il figlio di una delle sorelle (ortensia) di paperone.
qui quo qua invece sono figli della sorella di Paperino (Della) mentre il padre viene citato raramente ma pare sia il fratello di paperina.
nel corso del suddetto fumetto compare anche il padre dei bassotti.
quindi il fatto che alcuni anelli della catena di parentela non vengano menzionati spesso non significa che non ci siano! emy, evy, ely sono nipoti di paperina, figlie di sua sorella e presunte cugine di sangue di qui, quo, qua (se il loro padre è il fratello di paperina).
Quanto a Diabolik, licenza fumettistica!! A me piace per quello:-)

@ daWor
e chi può fare a meno di Willy il Coyote?:-)

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Mi è bastato anche solo guardare le immagini per andare indietro nella memoria: i pronipoti i muppets!!!!

Poi ho letto il post li hai citati di fatto praticamente tutti e moltissimi di questi li guardavo anche io compreso mototopo ed autogatto :-)))

Ciao Anna!
Daniele

Anni 80 ha detto...

Bim Bum Bam è stata la trasmissione per ragazzi cult degli anni '80. Non solo ha contribuito alla diffusione di alcuni delle migliori serie d'animazione di sempre ("Occhi di Gatto", "E' quasi magia Johnny!", "Holly & Benji", "Mila & Shiro"), ma ha lanciato la carriera di uno dei migliori conduttori italiani (Paolo Bonolis), e della principale cantante del settore (Cristina D'Avena). Oltretutto aveva uno stile poco mieloso e molto più ironico, e non trattava i bambini come tali, facendoli sentire, nel loro piccolo, "grandi".