lunedì 27 aprile 2009

Un post di tutto

Reportage del Comicon 2009

Come mi ero ripromessa, domenica 26, cioè ieri, sono stata al Comicon, la fiera dedicata al fumetto e all'animazione che si svolge a Napoli ogni anno nella suggestiva ma forse poco appropriata (l'aria era un tantino irrespirabile) cornice di Castel Sant'Elmo.
Sull'onda dell'entusiasta ricordo dell'ultima capatina (la bellissima edizione 2007) e del rammarico di aver saltato l'edizione passata, è stato un appuntamento atteso quanto deludente. Troppo "Narutizzato", troppo "Death Note". I cosplayers, a parte una simpatica coppia Majinbou-Trunks di Dragonball, due Lamù, una Lisa Simpson e Bender di Futurama, erano monotematici. Naruto, Naruto, Naruto. Ho caricato per due giorni le batterie della fotocamera per niente: 4 fotografie in tutto, non c'era nient'altro da fotografare. Neppure le bancarelle delle fumetterie. Molti fumetti, anche pezzo di antiquariato, ma pochissimi gadget, pochissime action figures, pochissimi modellini, ancor meno portachiavi, nemmeno un cappellino. Nessuna t-shirt da mostrare orgogliosamente quest'estate tranne qualcosa di xxx large con il solito Naruto o qualche supereroe Marvel. Proprio quest'anno che avevo qualche soldino in più. Due anni fa che avrei comprato tutto, quest'anno mi sono dovuta mettere d'impegno per scovare qualcosa che valesse la pena comprare. Probabilmente erano poche anche le stesse bancarelle (ho avuto l'impressione che abbiano sottratto un po' di spazi agli espositori...per girare tutte le bancarelle ci ho messo pochissimo....). Insomma niente di tutto quel folklore che rende irresistibili manifestazioni come queste. Dove erano finite le orde degli ultra-trentenni nostalgici, dove erano i simpaticoni vestiti da Actarus, da Bia, dalla Maga Chappy degli anni passati? E poi perché tanto spazio alle postazioni dei videogames, a quella ingobrante pedana per giocare Guitar Hero? Ma che ci azzecca? Chi se ne frega - per patita che sia anche di videgames - di Guitar Hero al Comicon? L'affluenza di pubblico è stata notevole, la coda alla biglietteria chilometrica (e non è un modo di dire) ma vedevo tante persone che andavano via relativamente presto. Anche molti espositori: facevano fagotto e la loro faccia la diceva tutta su come fossero andati gli affari. Alle 17.00 eravamo già fuori a girare per Napoli alla ricerca di una pizzeria aperta. Niente, delusione su delusione: la pizza napoletana l'ho dovuta mangiare in serata, tornata a Giovinazzo, nel mio cantuccio preferito dove ci lavora il pizzaiolo partenopeo.
In questa panoramica piuttosto grigia però non sono mancate delle belle sorprese:
1) l'incontro con Leo Ortolani. Firmava gli autografi a soli pochissimi eletti accreditati ma noi (cioè io e Pig M.) con una delle nostre improvvisate pantomime, così come facemmo con Go Nagai, abbiamo scavalcato gli accreditati e l'abbiamo convinto a concederci uno strappo alla regola. Ed eccoci su una foto, sfocata purtroppo, noi, lui e il nostro N.1 di RatMan.


2) abbiamo rimediato due fantastici disegni, di Batman e WonderWoman, fatti, su nostra richiesta, da un simpaticissimo e talentuosissimo giovane, ma già popolare, disegnatori di fumetti (di John Doe, precisamente): Luca Maresca. E' incredibile l'abilità e la velocità con cui disegnasse sotto i nostri occhi qualsiasi supereroe gli si richiedesse. Gli ho visto fare Batman, Capitan America, Elettra, Devil, Wolverine, Tempesta. E poi John Doe naturalmente. Bravo, anzi bravissimo.
3) un espositore aveva bellissimi cofanetti (pubblicazione della Edizioni 001) di fumetti fantascentifici americani degli anni 40-50 EC Comics. Ed è così che la nostra collezione si è arricchita di un cofanetto di Weird Science e uno di Tales from the Crypt più qualche numero sparso di The Haunt of Fear e Frontline Combat.
4) Per lo meno ho trovato un souvenir per mia nipote: un barbapapà (anzi barbazoo) reversibile: rivoltadolo si trasforma in una barba-stella. E sempre in tema di barbafamiglia mi sono regalata il portacellulare imbottito di barbaforte.

I GemBoy allo Zenzero il 18 aprile

Quanto il Comicon è stato nel complesso deludente, nonostante l'illuminante incontro con Ortolani, tanto invece il concerto dei GemBoy, tenutosi al Club Zenzero di Bari il 18 aprile, è stato esaltante, oltre ogni già alta aspettativa.
I Gem Boy sono veri animali da palco. Ogni canzone era uno sketch, ogni sketch una canzone, ogni canzone una di quelle espressioni facciali di un bassista fuori di testa che mi ha fatto tenere le lacrime agli occhi per le risate per tutto il concerto.
Orgia Cartoon, Holly e Benji, l'imitazione delle camminata di Sampei sono stati momento di puro delirio collettivo - per non parlare di effe-ai-gi-ei (meglio scriverlo così che ci leggono i bambini) ma lo spettacolo non ha smesso di essere coinvolgente neppure al momento di brani non noti proprio a tutti.
E poi Fatalità, reduce di un grandissimo successo. Risate a go-go. Grazie al grandissimo Carletto FX e a tutti, ma proprio tutti, gli sballati componenti della sua band. Denis, ora sei tu il mio idolo.
[Maledette batterie sempre scariche, non ho nessuna testimonianza fotografica]

10 commenti:

Giangidoe ha detto...

Anche io l'ultima volta al Romics, l'anno scorso, mi sono sentito letteralmente un pesce fuor d'acqua: tutti Naruto, fantasy e dark vari (non solo Death Note).
E anch'io non ho riconosciuto quasi nessun cosplayer. Pur apprezzando molto certe interpretazioni femminili particolarmente "ardite"... :p
Però lo spazio per i nostalgici c'era eccome: oltre alla Arcadia Wind Orchestra che suonava le sigle dei cartoni (e presentata e moderata da vecchie glorie), c'è stato anche un mitico incontro per gli appassionati di Battlestar Galactica. Che comunque si, coi fumetti non è che c'entri poi molto...

Invece nell'edizione del 2005 c'era un incontro con Ortolani, dove tra l'altro presentarono anche il cartone di Rat-man.
Lui è davvero un grande: ironico, disponibile e nonostante tutto pienamente consapevole della propria bravura.

Però mi sorprendo di una cosa: da noi a Barletta, la pizza è IGNOBILE, nel migliore dei casi è un'ostia bagnaticcia; e tu hai un pizzaiolo partenopeo a portata di sfizio?
Non è giusto!!!

ArabaFenice ha detto...

credo che al comicon - ora dico una cosa cattivella - non avresti apprezzato molto certe interpretazioni ardite in versione ultra-over-size.

qui lo spazio per i nostalgici è veramente mancato, a parte un lungometraggio omaggio a osamu tezuka.

Ortolani è così ironico che quando gli abbiamo detto di esserci mossi da Bari per vederlo ci ha detto "ma chi ve lo ha fatto fare!!!"

Infine, a Giovinazzo sono veramente poche le pizzerie dove la pizza non è buona. Alcune fanno anche quella napoletana, tutte fanno quella sottile e bruciacchiata come piace a me. ma sottile o spessa è, salvo qualche eccezione, sempre buonissima.

flid ha detto...

E' un vero peccato che una mostra di questa portata scada così. Poi dipende dai punti di vista, è chiaro. Ma prendo questa tua esperienza come un piccolo campanello di allarme. Perchè secondo me come Lucca Comics non c'è nessuna mostra e se alla mia prossima rimpatriata a Novembre dovesse deludermi come ha deluso te il comicon di Napoli non ci andrò più. Ma chi se ne frega di Naruto e Death Note? Fino a qualche anno fa le mostre erano piene di vecchi giocattoli e vari gadget dei nostri tempi, se ci tolgono anche questi!!!

ArabaFenice ha detto...

Ciao Flid, ovviamente nella delusione interviene qualche fatto oggettivo che potrebbe essere imputabile all’organizzazione ma soprattutto un gusto personale. Noi siamo sulla stessa lunghezza d’onda ma una fiera del fumetto e dell’animazione deve anche essere attuale e saper interpretare il gusto di un pubblico più giovane, anche se a noi di Naruto e Death Note non ce ne frega nulla. Il risultato dell’essere “Narutizzata” come l’ho definita io, è solo in piccola parte imputabile all’organizzazione e per lo più legata alla scelta e al gusto personale, o meglio, generazionale, di chi vi ha partecipato in qualità di “pubblico”. Il fatto che vi abbia partecipato un pubblico mediamente più giovane (almeno rispetto a quanto ho visto fin ora) ha sicuramente influenzato il clima che si respirava, senza che questo sia una scelta organizzativa fatta a priori. Evidentemente, questa evoluzione era già in atto nell’edizione precedente (che non ho visto): gli espositori ne hanno preso atto e, avendo l’obiettivo di vendere, hanno adeguato la loro offerta al target. Che poi l’attualità si traduca solo in Naruto, Death Note e qualche altro sconosciuto anime di genere Dark, mentre i cosplayers della nostra generazione li abbiamo visti in numero di vesti difficile da elencare per mole, è indice di quanto la nostra generazione sia stata fortunata per la quantità dell’offerta di cui abbiamo fruito.
Alla fine non è colpa di nessuno se è mancato il folklore: la maschera dark da carnevale di straccion (definizione attinta da forum di cosplayers)i, di per sé improvvisabile, non riesce a dare il colore di e non riesce a ispirare lo stupore di un costume, di certo non improvvisabile, da robottone.
Però non è neppure colpa mia se, senza il folklore delle maschere ben architettate e dei gadget da whish list, le manifestazioni di questo genere non mi tirano per niente. Sinceramente non so se l’anno prossimo ci torno. Di sicuro, se avrò qualche impegno imprevisto, non me ne farò una malattia..


P.S. So bene che, al momento, niente è paragonabile al Lucca Comics ma Napoli ha l'indubbio vantaggio di essere raggiunta in poche ore e, al contrario di Lucca, si presta all'andata e ritorno in giornata.

XPIN ha detto...

Purtroppo sono pienamente d'accordo con te. T__T
Questo del 2009 è stato il mio terzo Comicon e rispetto alle due Edizioni precedenti, del 2007 ( davvero stupendo ) e del 2008, mi ha molto deluso.

Sono di Napoli prima del 2007 conoscevo il Comicon solo di nome ma non c'ero mai stato, poi nel 2007 proprio non sono potuto mancare visto che come ospite d'onore c'era il sommo Go Nagai... quell'Edizione è stata a dir poco fantastica.
L'anno dopo Il Comicon non è stato altrettanto spettacolare, ma andarci è stato comunque molto divertente.
Quest'anno invece non mi ha convinto per niente... già prima di andarci leggendo il Programma non mi convinceva troppo, ma una volta lì sono rimasto molto deluso da tutta l'organizzazione:
Le proiezioni non erano all'altezza degli anni passati, gli stand erano di meno e sistemati peggio, i gadget carini molto pochi, la maggior parte dei cosplay monotematici ( tranne l'adorabile Lamù con i capelli blù che mi ha rapito il cuore! :D ).

Spero che questo sia stato solo un occasionale incidente di percorso e l'anno prossimo il Comicon possa tornare sui giusti binari. :)

ArabaFenice ha detto...

sai cosa è sempre mancato al comicon, caro XPIN? uno spazio dedicato alle sigle. un concerto dei cavalieri del re per esempio non credo che sia un onere economico troppo pressante per chi fa 26000 visitatori.dove iniziative come queste sono state prese, si è registrato un enorme successo.

Giangidoe ha detto...

Io, da questo punto di vista, al Romics sono stato fortunato: oltre al concerto di MIRKO E I RAGGI FOTONICI, non posso dimenticare le atmosfere epiche della Arcadia Wind Orchestra...

XPIN ha detto...

ArabaFenice anche questa volta concordo con te.
Ho visto che in altre manifestazioni di questo tipo, soprattutto a Lucca, vengono prese iniziative del genere ed ottengono sempre un grande successo.

Tra l'alro ricordo che anche al Comicon nel 2007, quando fu ospite Go Nagai, ci furono tra gli altri ospiti anche alcuni grandi autori di sigle ( soprattutto dei cartoni di Nagai ) e fu un'iniziativa molto apprezzata dal pubblico, ad esempio l'autore della prima indimenticabile sigla di Goldrake spiegò nel dettaglio come questa era stata creata e fu davvero molto interessante ascoltarlo. :)

ArabaFenice ha detto...

se non ricordo male, XPIN, c'era il doppiatore Malaspina, la voce di Actarus

ArabaFenice ha detto...

NOn vorrei che questo post offenda i fan di Naruto (non ho mai visto Naruto ma ne ho anche sentito parlare bene, eh!). Il problema non è stato Naruto, ma la mancanza di un'offerta variegata.